Nessuna delle quattro RS 4 iscritte per l’ultima tappa italiana da Hop Mobile Audi Sport Italia era riuscita ad entrare nella Top10 nelle qualifiche, ma è ormai assodato che dopo cinque stagioni di battaglie la gloriosa trazione integrale riesce ancora a dare il meglio di sé la domenica, nel vivo della corsa. Il che ieri, 10 ottobre, si è puntualmente verificato a Vallelunga. Alberto Cola, partito undicesimo in griglia, nella seconda metà della corsa del mattino ha forzato, riuscendo negli ultimi cinque minuti di gara a passare la BMW di Luca Cappellari e proprio all’ultimo passaggio la Chevrolet di FIlippo Zadotti, strappando a quest’ultimo l’ottava posizione che valeva la pole position sulla griglia invertita di Gara 2. Nella concitata partenza di Gara 2 l’Audi si installava al secondo posto alle spalle della Mercedes di Francesco Sini, e poi per tutta la gara Cola teneva sotto pressione il rivale, che proprio alla curva del Semaforo, all’ultimo giro, lasciava uno spazio insperato a Cola che si tuffava all’interno per mettere il muso davanti alla Mercedes. Ne seguiva un contatto che la direzione gara giudicava nei limiti della lotta sportiva e quindi il pilota brianzolo poteva per la prima volta alzare la coppa del vincitore, seguendo le orme di Filipe Albuquerque che aveva vinto in casa, in Portogallo con un’altra vettura di Ingolstadt.
Mentre Cola festeggiava anche il successo della classifica riservata agli esordienti, dove ha preceduto Michela Cerruti e Matteo Cressoni, era soddisfatto anche un altro esordiente nel Superstars, Gian Luca Giraudi. In qualifica il torinese aveva fatto buoni tempi, simili a quelli del veloce brianzolo di Hop Mobile Audi Sport Italia, ed in Gara 1 per metà corsa è stato il meglio piazzato dei piloti Audi, per poi lasciare strada alla rimonta di Cola, non avendo velleità di campionato. Giraudi ha comunque sfiorato la Top10 finendo undicesimo ed in Gara 2 ha dato battaglia risalendo fino ad un buon sesto posto. Di una positiva rimonta era stato protagonista anche Ermanno Dionisio in Gara 1: dopo alcuni sorpassi nelle fasi centrali della corsa il bresciano ha preso un buon ritmo e nel finale girava nei tempi delle vetture leader, chiudendo al quattordicesimo posto (nella trasferta che ha battuto i record di presenze, con trentatre iscritti). Dionisio non ha concluso Gara 2 perché stoppato da un incidente provocato dalla Mercedes di Diego Romanini. Ha invece concluso entrambe le corse un soddisfatto Alessandro Gabrielli che dopo aver effettuato quattro sorpassi, il più alto numero finora al suo attivo nella ancor breve carriera in pista, ha finito ventesimo, migliorandosi in Gara 2 per concludere al quattordicesimo posto.
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