A fine day1 sorridono Dani Pedrosa e, forse un po’ di più, Marc Márquez che chiudono rispettivamente in prima e terza posizione divisi da 44 millesimi.
“Si parte alla pari” sembra voler dire il rookie numero 93 che a Sepang aveva già provato la RC213V lo scorso novembre.
Bene anche la Yamaha. Lorenzo è il solito lavoratore e il suo tempo migliora costantemente ora dopo ora fino a fermarsi a soli 8 millesimi dalla vetta grazie al penultimo giro messo a segno oggi (57/58). Bello, ovviamente, rivedere il sorriso sul volto di Valentino Rossi che già dai primi minuti dimostra di aver voglia e polso.
A fine giornata saranno poco più di 4 i decimi da recuperare da Pedrosa, ma c’è un gran margine di miglioramento considerando che da due anni non correva realmente con la M1 (Valencia e Aragon 2012 inqualificabili).
Torna a comandare un quartetto che potrebbe davvero farci divertire quest’anno, nonostante l’assenza di un genio delle due ruote come Casey Stoner. Dietro di loro Stefan Bradl accusa 6 decimi di ritardo, ma i miglioramenti si vedono eccome. Ad un decimo dal tedesco ecco anche Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech3), seguito a ruota da un altro grande atteso di questa stagione: Álvaro Bautista su Go&Fun Gresini.
Escluso Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3), 12º a 2,3 secondi, c’è spazio per le quattro Ducati la cui partenza, come prevedibile, non è stata delle migliori. Molto da lavorare per Andrea Dovizioso e compagni con Nicky Hayden più veloce grazie al 10º tempo assoluto (+2.179s). Più lontani Ben Spies e Andrea Iannone (Pramac Racing) con l’americano ancora alle prese con il dolore alla spalla.
In CRT sempre bene Aleix Espargaró e Randy de Puniet (Power Electronics Aspar Team) che rifilano oltre 1 secondo al primo rivale di categoria Héctor Barberá (Avintia). Seguono Yonny Hernandez (Paul Bird Motorsport), Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), Danilo Petrucci (Came IodaRacing) e Hiroshi Aoyama (Avintia Blusens), ultimo a correre sotto i 2’06.
Per Claudio Corti (NGM Mobile Forward Racing). Bryan Staring (Go & Fun Honda Gresini), Lukas Pesek (Came IodaRacing Project), Michael Laverty (Paul Bird Motorsport) e Colin Edwards (NGM Mobile Forward Racing) molto lavoro da fare per recuperare sui primi di categoria, lontani 3-4 secondi.
Fonte MotoGP.com – http://www.motogp.com
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