Tre fuoriclasse e tre Costruttori si giocano il titolo Mondiale eni FIM Superbike in due gare senza appello. Sarà il tracciato francese di Magny-Cours ad ospitare la fantastica sfida che vede di fronte le due stelle italiane Max Biaggi (Aprilia Racing Team) e Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport), tra cui si pone in classifica il britannico Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), a minacciare il Titolo.
Nel penultimo round di Portimao (Portogallo) Max Biaggi ha guadagnato terreno tra mille colpi di scena arrivando alla finalissima in posizione di forza sugli inseguitori. Il 41enne romano riparte da 347 punti contro 316,5 di Sykes e 308,5 di Melandri rimasto contuso nell’incidente che lo ha tolto di scena all’inizio di gara 1. Il 30enne ravennate ha subìto un’infrazione a due costole e nei giorni scorsi si è impegnato in un duro programma di riabilitazione con l’obiettivo di non mancare la sfida finale.
La situazione di classifica è tale per cui Max Biaggi potrebbe vincere il sesto titolo Mondiale in carriera, il secondo in Superbike, anche conquistando due sesti posti. Se Sykes facesse doppietta (50 punti) infatti a Biaggi basterebbero 20 punti per rendersi irraggiungibile. Stando ai precedenti, è un obiettivo alla portata: Biaggi ha gareggiato otto volte sul tracciato di Magny-Cours, finendo sempre nelle prime sei posizioni, con quattro podi e un successo firmato nel 2010 (a titolo già acquisito), dopo un agguerrito duello con Cal Crutchlow.
Tom Sykes a Magny-Cours invece non ha mai fatto meglio di un ottavo posto e nelle sei gare disputate ha accusato tre scivolate e un fuoripista. La Kawasaki però è cresciuta moltissimo e in questa stagione Sykes è stato protagonista di tre successi sui quattro totalizzati in carriera. Marco Melandri ha corso a Magny-Cours soltanto la passata stagione finendo due volte secondo al termine di splendide rimonte.
In 25 edizioni del Mondiale Superbike sarà la 15^ volta che il titolo si assegna all’ultima curva della gara finale. Magny-Cours è già stata decisiva in tre occasioni. Nel 1991 il texano Doug Polen conquistò il suo primo iride con tre round d’anticipo, mentre sia nel 2004 che nel 2007 il Campionato si è deciso sul filo di lana, con il britannico James Toseland ad avere la meglio: la prima volta battendo il padrone di casa eégis Laconi, la seconda contro Noriyuki Haga.
E’ in bilico anche il Mondiale Costruttori: Aprilia è in testa con 422,5 contro BMW a quota 394 e Ducati (campione in carica) a 375. Oltre che su Biaggi, la Casa di Noale potrà contare sul contributo del suo compagno di squadra Eugene Laverty e su Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing), giovani pupilli che hanno entrambi festeggiato il primo successo con la RSV4 negli ultimi due round (a Portimao, Laverty e a Nurburgring, Davies). Se riuscisse a centrare il bersaglio, per Aprilia sarebbe il 50° Titolo Mondiale conquistato tra Superbike, Motomondiale e Fuoristrada.
La sfida finale sarà l’epilogo della 25^ edizione del Campionato, caratterizzata da spettacolo, sfida tecnica ed equilibrio. Anche nel round finale molti piloti velocissimi potranno ambire alle posizioni di podio indirizzando, in un modo o nell’altro, il duello fra i tre che si giocano il Titolo. Vincitore dell’edizione 2011, Carlos Checa (Althea Racing Ducati) sarà sicuramente della partita. Dopo il round di Portimao lo spagnolo ha cominciato a Misano i test sulla 1199 Panigale, la novità Ducati per il Mondiale 2013. Al collaudo ha preso parte anche il compagno di colori, Davide Giugliano, 22enne tra le rivelazioni di questa fantastica stagione.
Fari puntati anche su Jonathan Rea (Honda World Superbike Team), reduce dalla doppia esperienza in MotoGP con la Honda HRC. A Magny-Cours il 25enne nordirlandese non è mai stato particolarmente fortunato, ma un anno fa scattò dalla Tissot-Superpole. Magny-Cours è molto attesa in casa FIXI Crescent Suzuki, dopo le brillanti ultime uscite. La marca giapponese su questo tracciato non ha mai vinto, ma vanta ben sei secondi posti: Leon Camier, velocissimo anche a Portimao, è chiamato a far meglio dei risultati finora ottenuti sul tracciato di Nevers.
Il 14esimo round definirà anche le posizioni ai margini della top ten con Sylvain Guintoli (Team Pata Racing Ducati) impegnato nella difesa dell’ottava posizione guadagnata con due successi e molte altre belle prestazioni. Punta al salto finale anche Loris Baz (Kawasaki Racing Team), strepitoso debuttante nel Mondiale con una vittoria e tre podi all’attivo: il 19enne è 12° in classifica e stavolta avrà modo di mettere in mostra il suo talento sulla pista di casa.
Cambiamenti dell’ultima ora vedono il Team Effenbert Liberty Racing dichiarare la propria non partecipazione all’ultimo round del Mondiale, mentre uno dei piloti del Team, il francese Maxime Berger, si schiererà sulla griglia di partenza del tracciato di casa con un’altra Ducati, quella di Red Devils Roma, al posto dell’infortunato Niccolò Canepa.
Classifica (dopo 13 di 14 round): 1. Biaggi 347; 2. Sykes 316,5; 3. Melandri 308,5; 4. Checa 278,5; 5. Rea 255,5; 6. Laverty 241,5; 7. Haslam 189; 8. Guintoli 172,5; 9. Davies 156,5; 10. Fabrizio 133,5; etc. Costruttori: 1. Aprilia 422,5; 2. BMW 394; 3. Ducati 375; 4. Kawasaki 356,5; 5. Honda 270,5; 6. Suzuki 130,5.
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