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Lorenzo nei test di Aragon ad un passo da Pedrosa

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Rimane di Dani Pedrosa il crono più veloce della due giorni, ma per il leader del mondiale si è trattata di una giornata fondamentale nella quale c’è stato il tempo anche per una simulazione di gara non eccessivamente positiva. Si tratta solo di test ovviamente, ma Jorge Lorenzo non ha perso tempo nel rispondere a Dani Pedrosa trovando il miglior tempo di giornata sul tracciato di Motorland Aragon. 1’48.244 il crono del leader del mondiale con 77 giri a referto: la tornata di referenza di questa due giorni rimane quella del numero 26 di Repsol Honda (1’47.983), ma è indubbio che oggi il 99 abbia lavorato a fondo per limare il distacco.
Per il pilota di Yamaha Factory è stata un’altra buona occasione per provare il nuovo telaio e un nuovo motore, con uno occhio anche ai nuovi composti Bridgestone… “È stata una giornata dura perché abbiamo pensato di fare anche un long run (22 giri) nel pomeriggio che non è andato benissimo. Forse la gomma non ha funzionato come doveva nel finale. Abbiamo migliorato i tempi di ieri e provato alcune componenti che hanno funzionato”.
Per Pedrosa non è cambiato l’obiettivo di ieri: grip posteriore e mappatura del motore, senza dimenticare le sospensioni anteriori e qualche ulteriore accorgimento… “Abbiamo provato un tubo di scappamento diverso per cercare di avere un miglior consegna di potenza. Ci sono pro e contro, ma abbiamo trovato qualche buona idea per il futuro. C’è stato il tempo anche per un ammortizzatore posteriore. Meno giri di ieri, ma idee più chiare”.
Stefan Bradl ha continuato il lavoro “alternato” con la sua LCR Honda e con la RC213V con specifiche ufficiali: il tedesco ha fatto un buon passo in avanti in termini cronometrici passando dall’1’49.570 registrato ieri ad un 1’48.834. “Abbiamo riprovato come ieri la moto “ufficiale”, abbiamo trovato più grip, ed è un miglioramento anche per la moto con cui corriamo quest’anno. Avevamo molto da provare e abbiamo sfruttato tutto il tempo a disposizione”.
Simulazione di gara per Ben Spies (1’48.946) e qualche aggiustamento a livello di elettronica anche se l’idea dell’americano sarebbe quella di provare il nuovo telaio che potrebbe arrivare per lui verso la fine della stagione.
Anche Jonathan Rea ha registrato miglioramenti in sella alla moto di Casey Stoner. Il nord irlandese ha concluso i test poco prima delle 16.00 avvicinandosi alla barriera del 1’50 (1’50.057). “Non sono ancora contentissimo in uscita di curva, ma oggi abbiamo provato anche un long run e il mio giro veloce è arrivato praticamente nel finale quindi è positivo. Devo spingere di più, ma è semplicemente una questione di fiducia con queste gomme, devo fidarmi di più. È un’ottima occasione poter provare qui prima di correrci, e devo anche ringraziare Spies che mi ha dato qualche suggerimento sulle linee da seguire in pista e per me è un continuo apprendere”.

Mini John Cooper Works GP

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