Dani ha sfruttato al massimo la giornata di test per completare l’intenso programma di lavoro che copriva varie aree, incluso cercare di risolvere le problematiche legate al chattering e la prova di un nuovo ammortizzatore posteriore. Insieme a Dani Pedrosa, in pista anche Jonathan Rea, in sostituzione di Casey Stoner, infortunato. Jonathan ha dedicato questa prima giornata di prove a familiarizzare con la RC213V e le gomme Bridgestone. Il Team continuerà il programma di test ad Aragon, in Spagna il 4 e 5 settembre.
Dani Pedrosa “Oggi abbiamo svolto una giornata di test per migliorare il feeling che avevo ieri in gara. Abbiamo provato alcune soluzioni per cercare di ridurre il chattering, che rimane un problema complicato da risolvere. Abbiamo lavorato principalmente sull’elettronica e le sospensioni per avere più grip nel punto di massima inclinazione e in uscita di curva. Ho provato un nuovo ammortizzatore Ohlins che mi ha dato sensazioni positive ed adesso abbiamo alcune idee per i prossimi test ad Aragon la prossima settimana. La pista era un po’ più lenta rispetto a ieri e nel pomeriggio c’era molto vento, ma è stato un test importante, Brno è un buon circuito per provare ed inoltre avevamo tutti i riferimenti ancora freschi della gara di ieri”.
Jonathan Rea “Per me questa è un’occasione unica e ringrazio Honda per avermi chiesto di venire qui, anche se mi dispiace per i ragazzi del team e per Casey, perché oggi doveva esserci lui. Desidero augurargli una pronta guarigione. La mia prima impressione è stata che la moto non è così difficile da guidare, mentre trovo difficoltà nel capire il comportamento delle gomme. Fatico in uscita di curva e questo sicuramente è un aspetto legato alla confidenza con la moto perché devo solo caricare il davanti e ad avere fiducia, ma questo è solo il mio primo giorno e non voglio ancora trovare il limite o rischiare di oltrepassarlo. È stato utilissimo poter vedere i dati di Dani e imparare dove spingere. Non sottovaluto la mole di lavoro che mi aspetta, ho solo bisogno di tempo, senza sentire la pressione di dover subito dimostrare. È un processo di apprendimento con il team e le persone che mi circondano. Sono stato un pilota Honda per tutta la mia carriera ed avere la possibilità di guidare la miglior Honda al mondo è un sogno che diventa realtà”.
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