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Automotive: come sta cambiando il settore con la digitalizzazione?

Negli ultimi anni c’è stato un incremento costante dei sistemi di connettività all’interno delle automobili

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La digitalizzazione sta trasformando in modo radicale il settore automotive introducendo numerose opportunità e innovazioni.

D’altronde, si tratta di una direzione obbligata per i player del comparto auto, per essere in grado di soddisfare le nuove esigenze dei consumatori e rimanere competitivi all’interno di un mercato sempre più complesso e in continuo cambiamento.

Oggi, in particolare, l’industria automobilistica si trova in una fase di trasformazione senza precedenti, con una serie di sfide da affrontare come la necessità di ridurre l’impatto ambientale dei veicoli e l’esigenza di rendere le vetture sempre più connesse e sicure. Allo stesso tempo, la digital transformation offre anche importanti vantaggi per gli automobilisti, sia per quanto riguarda l’acquisto che alcuni aspetti legati alla gestione delle auto.

Automobili sempre più connesse grazie alle nuove tecnologie digitali

Negli ultimi anni c’è stato un incremento costante dei sistemi di connettività all’interno delle automobili. Questo ha portato alla presenza di importanti soluzioni integrate digitali nei veicoli moderni, con una serie di tecnologie, ormai disponibili quasi sempre di serie, che aumentano la sicurezza, il comfort a bordo e l’efficienza di guida. Inoltre, la connettività delle auto semplifica e migliora la gestione della vettura, aiutando a ottimizzare la manutenzione e ridurre il rischio di guasti e anomalie durante la guida.

Le tecnologie digitali consentono di raccogliere dati fondamentali per rendere i dispositivi ADAS sempre più efficienti e accurati, aumentando la precisione di questi strumenti indispensabili per la sicurezza attiva, come la frenata automatica di emergenza, il mantenimento della corsia e il monitoraggio della stanchezza del conducente.

I sistemi di infotainment di ultima generazione, invece, permettono di accedere a un’ampia gamma di applicazioni e servizi direttamente dal veicolo, come i contenuti in streaming o il controllo di alcune funzioni dell’auto da remoto.

La diffusione delle connected cars apre una nuova frontiera per la smart mobility, in quanto le vetture connesse e dotate di sensori avanzati e tecnologie digitali evolute possono interagire sia con gli altri veicoli che con le infrastrutture stradali connesse.

Questo traguardo permetterà di favorire soluzioni altamente innovative come le auto a guida autonoma, una tecnologia sempre più matura per l’adozione di massa, come dimostrano progetti di successo, tra cui i robotaxi di Waymo attivi in alcune città degli Stati Uniti.

La personalizzazione dei servizi automobilistici: dall’acquisto dell’auto online al customer service

Tra i benefici della digitalizzazione del settore automotive c’è la personalizzazione dei servizi automobilistici, un risultato reso possibile dalla digital transformation che permette di usufruire di soluzioni su misura in ogni ambito, dall’acquisto dell’auto al customer service.

Secondo un’indagine di AutoScout24, il 57% degli italiani è favorevole a comprare un’auto completamente online rispetto a una media europea del 38%, inoltre, in base alle previsioni, le vetture acquistate tramite il web potrebbero arrivare a 500mila unità in Italia nel 2030.

La propensione verso i canali digitali sta cambiando anche il rapporto tra i consumatori e le reti di vendita. In particolare, sta crescendo la sinergia fra e-commerce automotive e concessionarie, con la possibilità per gli utenti di acquistare l’automobile online e rivolgersi al concessionario per il ritiro del veicolo e tutti i servizi legati al customer service post-vendita.

Si tratta di un approccio ibrido già molto diffuso in altri settori, che consente di sfruttare al meglio tutti i vantaggi della digitalizzazione senza rinunciare a un supporto dedicato sul territorio per ogni necessità del cliente.

D’altra parte, secondo una ricerca di Capgemini, l’87% dei clienti soddisfatti comprerà un’auto dello stesso marchio e l’85% lo farà nello stesso concessionario, rinforzando la necessità di garantire un’esperienza ottimale d’acquisto e assistenza.

Non a caso le aziende del settore stanno investendo molto nelle attività di digital marketing, un approccio che si traduce nell’offerta di servizi di maggiore qualità e su misura per fidelizzare i clienti. Questo cambiamento è favorito dalla possibilità di comunicare online in modo semplice e veloce, utilizzando i dati acquisiti per migliorare costantemente la customer journey.

Assicurazioni digitali per l’auto: oggi è possibile fare tutto online

La digitalizzazione sta impattando in tutti gli aspetti legati alla gestione dell’auto, compreso quello assicurativo.

Secondo l’Italian Insurtech Association, nel 2023 il 57% delle persone ha acquistato polizze online, mentre nel 2010 la quota era di appena il 10%, ma si stima che questa percentuale possa arrivare all’81% nel 2030 e raggiungere il 100% nel 2040.

Nel dettaglio, il 76% dei consumatori ritiene molto adeguata l’offerta di assicurazioni auto online, evidenziandone i vantaggi in termini di semplicità di utilizzo e nella possibilità di gestire la polizza da soli, anche da smartphone.

Tra le realtà che in Italia operano in questo particolare segmento di mercato c’è, per esempio, Verti, la compagnia digitale del Gruppo MAPFRE che mette a disposizione un’assicurazione auto digitale completamente personalizzabile, che può essere gestita online dall’area personale my Verti.

Con Verti sono numerosi i servizi che risultano già digitalizzati, compresa la possibilità di aprire un sinistro online in totale autonomia in modo facile e veloce, al fine di garantire costantemente una user experience ottimale ai clienti.

Un ulteriore impulso a migliorare i servizi assicurativi potrebbe arrivare dall’intelligenza artificiale, una tecnologia che sta giocando un ruolo determinante nella digitalizzazione del settore. Secondo un report di EIOPA, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, circa le metà delle compagnie assicurative utilizza l’AI nei rami non vita, di cui l’85% lo fa per migliorare il servizio clienti attraverso l’uso di chatbot, mentre il 78% per gestire in modo ottimale i sinistri e individuare con maggiore accuratezza le frodi assicurative.

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