Quella del Sachsenring è una pista particolare: corta, stretta e per la maggior parte lenta e tortuosa, apparentemente poco adatta alla potenza delle MotoGP mentre, al contrario, è spesso teatro di gare combattute e appassionanti. L’atmosfera che circonda il “circus” iridato poi è tra le più apprezzate dai piloti del Motomondiale grazie alla passione e al calore del folto pubblico che riempie le tribune sin dalle prove del venerdì. Valentino Rossi in carriera vi ha vinto cinque volte e in altre quattro occasioni è salito sul podio, di cui è stato assiduo frequentatore anche Nicky Hayden con quattro terzi posti .
VALENTINO ROSSI, Ducati Team
“Il Sachsenring è una pista che mi piace abbastanza: è difficile perché è lenta e stretta ma con alcune sezioni molto veloci oltre a grandi dislivelli. E’ abbastanza diversa dalle ultime due dove abbiamo corso, Silverstone ed Assen, quindi vedremo come ci troveremo con la nostra moto. L’anno scorso abbiamo vissuto un fine settimana difficile ma, naturalmente, ogni volta che torniamo in pista lo facciamo con l’obiettivo di andare meglio”.
“Il Sachsenring è una pista che mi piace abbastanza: è difficile perché è lenta e stretta ma con alcune sezioni molto veloci oltre a grandi dislivelli. E’ abbastanza diversa dalle ultime due dove abbiamo corso, Silverstone ed Assen, quindi vedremo come ci troveremo con la nostra moto. L’anno scorso abbiamo vissuto un fine settimana difficile ma, naturalmente, ogni volta che torniamo in pista lo facciamo con l’obiettivo di andare meglio”.
NICKY HAYDEN, Ducati Team
A qualcuno il Sachsenring non piace perché è una pista piccola e stretta ma per me vale il contrario. Magari non usi la sesta ma una delle sue curve potrebbe tranquillamente essere considerata la più bella della MotoGP: la “Waterfall”, veloce, cieca, in picchiata. Quando la moto è a posto, lì è divertimento puro ma se finisci fuori, e a me è capitato, ti diverti molto meno! Comunque a me piacciono le piste che girano in senso antiorario e poi lì sono salito sul podio diverse volte. E’ vero che la nostra moto tende a stressare le gomme e che questo tracciato contribuisce di suo, ma ad Assen abbiamo fatto un piccolo passo che penso ci possa aiutare in questo senso. Sono contento di correre lì, mi piacerebbe fare il miglior risultato della stagione per ripagare la squadra per tutto il duro lavoro che sta facendo”.
A qualcuno il Sachsenring non piace perché è una pista piccola e stretta ma per me vale il contrario. Magari non usi la sesta ma una delle sue curve potrebbe tranquillamente essere considerata la più bella della MotoGP: la “Waterfall”, veloce, cieca, in picchiata. Quando la moto è a posto, lì è divertimento puro ma se finisci fuori, e a me è capitato, ti diverti molto meno! Comunque a me piacciono le piste che girano in senso antiorario e poi lì sono salito sul podio diverse volte. E’ vero che la nostra moto tende a stressare le gomme e che questo tracciato contribuisce di suo, ma ad Assen abbiamo fatto un piccolo passo che penso ci possa aiutare in questo senso. Sono contento di correre lì, mi piacerebbe fare il miglior risultato della stagione per ripagare la squadra per tutto il duro lavoro che sta facendo”.
VITTORIANO GUARESCHI, Team Manager
“Il Sachsenring è la seconda pista più corta del motomondiale e una delle più lente. Con la sua prevalenza di curve a sinistra, tende a stressare molto quel lato della gomma e questa sarà una cosa in più di cui tenere conto anche per quanto riguarda il set-up. Al momento stiamo lavorando per cercare di essere più costanti sulla durata e ad Assen, se escludiamo il problema anomalo che ha penalizzato Valentino, abbiamo visto qualche segnale positivo in tal senso, anche se c’è ancora molto da lavorare”.
“Il Sachsenring è la seconda pista più corta del motomondiale e una delle più lente. Con la sua prevalenza di curve a sinistra, tende a stressare molto quel lato della gomma e questa sarà una cosa in più di cui tenere conto anche per quanto riguarda il set-up. Al momento stiamo lavorando per cercare di essere più costanti sulla durata e ad Assen, se escludiamo il problema anomalo che ha penalizzato Valentino, abbiamo visto qualche segnale positivo in tal senso, anche se c’è ancora molto da lavorare”.
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