FastWay: le infrastrutture futuro della mobilità elettrica

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FastWay è un operatore attivo nel settore della ricarica pubblica Fast e Ultra-Fast per veicoli elettrici.

Grazie al supporto del fondo Infrastrutture per la Crescita – ESG gestito da Azimut Libera Impresa SGR, FastWay chiude un importante 2023 e guarda al 2024 con grandi ambizioni.

FastWay: una realtà in crescita

Il principale traguardo raggiunto in questo primo anno è l’installazione di 80 punti di ricarica in tutto il Nord Italia. La creazione di “corridoi” permettono ai possessori di veicoli elettrici di spostarsi e ricaricare rapidamente in territori finora carenti di stazioni di ricarica veloce. La società ha stretto importanti collaborazioni con numerose Pubbliche Amministrazioni italiane, siglando accordi con oltre 50 Comuni.

Inoltre, ha siglato delle importanti partnership per la realizzazione di stazioni di ricarica in parcheggi ad uso pubblico presso strutture private, occupandosi di ogni fase del processo. Nei primi mesi del 2024, FastWay raggiungerà l’obiettivo di installare 250 nuovi punti di ricarica veloce. Questi saranno in grado di ricaricare gli attuali veicoli Long Range dal 20% all’80% in soli 30 minuti. Contribuendo così allo sviluppo della mobilità elettrica in tutto il Paese.

Il punto di forza dell’offerta è la velocità. Grazie alla rete di Fast Charging, in ulteriore ampliamento, la società si propone come uno dei principali Charge Point Operator indipendenti in Italia nella ricarica in alta potenza.

I numeri italiani

Secondo recenti stastistiche in Italia sono in totale 47.228 i punti di ricarica ad accesso pubblico. L’incremento è del 44,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel terzo trimestre del 2023 sono stati installati 2.018 charging point, per un cumulato totale nei 9 mesi del 2023 di 10.456 punti di ricarica. Un record mai registrato in precedenza. Per ciò che concerne la distribuzione delle infrastrutture sul territorio, il Nord Italia vede il 56% della concentrazione, contro il 23% del Sud ed il 21% sono del Centro. C’è dunque tanto da fare per rendere il nostro Paese competitivo e lanciare la grande sfida al futuro.

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