BMW E36 M3 Compact è un esemplare unico.
Strano ma vero, perché la casa automobilistica tedesca non diede seguito ad una produzione in serie della BMW E36 M3 Compact
La sigla E36 indica la terza generazione della BMW Serie 3, prodotta dal 1990 al 2000.
Al momento del lancio, venne proposta con quattro motorizzazioni, tutte a benzina, ad iniezione e catalizzate.
Il modello entry level era costituito dalla 316i, equipaggiata con il motore monoalbero a 4 cilindri da 1596 cc ed in grado di erogare una potenza massima di 100 CV; lo step successivo era rappresentato dal propulsore 318i, con motore monoalbero a 4 cilindri da 1796 cc , capace di svluppare 113 CV.
La gamma si completava con la BMW 320i con il nuovo motore bialbero a 6 cilindri da 1991 cc in grado di erogare una potenza massima di 150 CV e la 325i, la versione di punta, equipaggiata con il nuovo bialbero a 6 cilindri da 2494 cc della potenza massima di 192 CV.
BMW E36 M3 Compact ha una potenza di 321 cavalli
Su tutta la gamma di serie era previsto un cambio manuale a 5 rapporti, ma in opzione si poteva richiedere il cambio automatico con convertitore di coppia, che nelle versioni 316i e 318i era a 4 rapporti, mentre nelle altre due era a 5 rapporti.
La Casa tedesca però aveva in mente di produrre una versione più piccola della berlina ed ecco nascere nel 1994 la Serie 3 Compact che, rispetto alla “sorella maggiore” perdeva circa 22 cm, presentandosi come una berlina a due volumi e mezzo, con tre porte.
Nonostante i validi contenuti tecnici, la nuova vettura non riscontrò sul mercato grande successo.
Ed allora la Divisione M pensò di dotare la vettura di un propulsore da 3.2 litri sei cilindri in linea con doppio sistema di fasatura variabile delle valvole VANOS di BMW per entrambi i lati di aspirazione e scarico.
Il propulsore sviluppava una potenza di 321 CV.
Rispetto alla berlina la BMW E36 M3 Compact pesava 150 kg in meno
Ma non si lavorò solo sulla meccanica, ma anche sugli interni, aggiungendo sedili sportivi in fibra di carbonio con la corona del volante, della leva del cambio e del freno a mano rivestiti in Alcantara, mentre nella parte posteriore facevano bella mostra quattro terminali di scarico, due per lato.
La vettura veniva così a pesare 150 kg in meno della berlina da cui derivava, il che, considerata la potenza, significava una vettura preatzionale.
I vertici della Casa non hanno però dato via libera al progetto ed oggi l’unico esemplare costruito è nella collezione delle auto classiche della Casa di Monaco.
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