Maradona un fuoriclasse, un Campione del mondo!
Con la scomparsa di Maradona, tanti sono gli aneddoti che vengono raccontati per ricordare il calciatore più famoso di tutti i tempi, ma anche ricordi legati al numero 10 per eccellenza, al di fuori dei campi di calcio.
Il Pibe de Oro, capace di fare di tutto con il pallone, era anche un appassionato di supercar.
E questa passione lo ha portato a possedere ben tre Ferrari, dalla F355 alla Ferrari F40 fino alla Testarossa.
Ed a quest’ultima è legata una storia alquanto particolare.
Negli anni ’80 la Casa di Maranello produceva auto di serie solo con il classico colore rosso Ferrari fedele ad una famosa frase di Enzo Ferrari che recitava: ” chiedete a un bambino di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa”.
Maradona famoso per la fantasia delle sue giocate sui campi di calcio, riuscì a distinguersi anche per la scelta del colore dell’auto.
Per festeggiare infatti la vittoria nel Mondiale del 1986 con la sua Argentina espresse il desiderio di avere come regalo una Ferrari Testarossa, desiderio girato subito, tramite il suo procuratore, all’allora Presidente del calcio Napoli, Corrado Ferlaino, ma con una particolarità: la Ferrari Testarossa doveva essere di colore nero.
Ferlaino oltre al costo dell’auto quantificato in 430 mila dollari, fu costretto a pagare un supplemento di ben 130 mila dollari per la livrea nera.
Ma la storia non termina qui, perché al momento della consegna dell’auto, che nel cofano alloggiava il mitico V12 5.0 litri capace di sviluppare 390 CV,il campione argentino chiese dove fosse lo stereo.
Ferlaino rispose negativamente ed aggiunse che l’auto non era dotata neanche di aria condizionata.
A questo punto Maradona replicò che l’auto poteva tranquillamente tenersela.
Dopo lo stupore manifestato, l’ex Presidente del Napoli, grazie ai contatti con i vertici Ferrari ,derivanti da una sua partecipazione alla Targa Florio del ’64 con una Ferrari 250 GTO, venne incontro alle richieste del campione argentino.
La Ferrari Testarossa restò nella disponibilità di Diego Armando durante tutto il lungo periodo del suo soggiorno a Napoli, e veniva vista solo di notte sfrecciare per le vie della città per evitare il calore dei tifosi.
Ma fu usata poco, perché quando nel 2014 l’auto venne posta all’asta da parte di un collezionista spagnolo, e venne acquistata da una persona rimasta anonima, l’auto aveva percorso solo 20 mila km .
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