Negli ultimi cinque anni il Suzuki DF140A è stato il fuoribordo oltre i 40 HP di potenza più venduto nel mondo dalla casa giapponese.
Il Suzuki da 140 HP nasce nel 2001, derivato dal monoblocco in alluminio con architettura 4L del Suzuki DF115, che gli consente di mantenere ingombri e peso molto inferiori rispetto a motori di pari caratteristiche e potenza, tali da accreditarlo, al tempo, come un fuoribordo davvero rivoluzionario e ancor oggi un riferimento per i diportisti.
Inalterate rispetto al 115 HP le caratteristiche che fanno tuttora parte del DNA dei motori Suzuki ad alte prestazioni, come l’EFI, l’iniezione elettronica multipoint, la distribuzione DOHC cioè bialbero con 4 valvole per cilindro comandata da catena e non da cinghia – peculiarità che ne aumenta notevolmente l’affidabilità –, l’albero di trasmissione disassato rispetto all’albero motore che contribuisce alla compattezza del fuoribordo, spostando il baricentro del DF140A in avanti per un migliore equilibrio sullo specchio di poppa, e suddividendo di fatto in due distinti stadi la riduzione complessiva del regime di rotazione tra albero motore e quello dell’elica.
Su tale base i tecnici della casa giapponese non hanno mai smesso di sviluppare tecnologia, rilasciando versioni man mano aggiornate.
La prima più consistente è del 2007, quando il propulsore è stato dotato di un nuovo piede che, in virtù di un rapporto di riduzione accresciuto, è divenuto capace di spingere eliche di diametro maggiore, da 14”, quindi in grado di fornire più coppia e ottimizzare il proprio rendimento nelle installazioni su barche dal dislocamento maggiore.
Il secondo importante step è avvenuto nel 2012 quando il Suzuki DF140 ha subito un grande aggiornamento in termini di elettronica, prendendo la sigla di Suzuki DF140A. Con tale versione è stato dotato dell’ECM (Engine Control Module) una centralina elettronica di derivazione automobilistica molto potente, corredata di numerosi sensori capaci di monitorare ogni istante il funzionamento dell’unità termica che comprendono: un sensore di battito, necessario per rilevare e controllare eventuali anomalie nella combustione, garantendo performance ottimali, ottimizzando il rendimento generale; un sensore posto all’interno del filtro del carburante, che misura l’eventuale presenza d’acqua avvisando l’utente tramite segnalazioni acustiche e luminose; un sensore della pressione di aspirazione; un sensore di posizione dell’albero motore; un sensore della temperatura dell’aria; un sensore della temperatura delle pareti del cilindro; un sensore di posizione dell’albero a camme.
Un upgrade fondamentale per poter assegnare all’unità termica un’altra tecnologia, oggi peculiare della gamma Suzuki, il Lean Burn, il sistema di combustione magra che adegua in modo costante il rapporto fra aria e benzina nella combustione.
Grazie anche all’introduzione di un sistema di controllo del sensore O2, il Lean Burn è in grado di ridurre la quantità di combustibile aumentando quella del comburente, l’ossigeno, fino a garantire un risparmio di benzina che, specie a velocità costante, in crociera, può raggiungere valori molto interessanti, fino a -16%, diminuendo altresì la quantità di CO2prodotta, con beneficio per l’ambiente.
Da segnalare che il Suzuki DF140A ha subito una costante evoluzione anche in termini di protezione dalla corrosione e gode oggi degli stessi standard superiori della gamma.
La superficie esterna e interna dei fuoribordo Suzuki vanta uno speciale trattamento a partire dal processo di verniciatura.
Questo prevede un primo strato anti-corrosione direttamente sulle superfici in alluminio, poi viene applicato uno strato di primer e, per finire, subisce altri passaggi di verniciatura e lucidatura. Le superfici così trattate garantiscono la massima protezione dalla corrosione di tutti i componenti costantemente esposti alla salsedine.
Il Suzuki DF140A è apprezzato da un’utenza eterogenea che utilizza la propria barca o il proprio gommone per il diporto a 360°. Tuttavia, questo modello è anche molto gradito da chi ne fa un uso specifico, come ad esempio i pescatori che lo installano sulle loro barche, grazie anche al Suzuki Trolling Mode System, in grado di fissare l’andamento del minimo motore in situazione di marcia inserita. Da un minimo di 650 giri/min, il numero di giri può risalire fino a un massino di 1.200 giri/min (con una frequenza di 50 in 50 giri/min) per mezzo di un interruttore posto sulla consolle di guida. Un accessorio che fa la differenza per tutti gli appassionati dell’arte alieutica che si cimentano nella traina.
Oltre a questi capisaldi nella storia del Suzuki DF140A, il best seller dei Suzuki oltre i 40 HP di potenza è stato oggetto di numerosi piccoli, talvolta piccolissimi cambiamenti guidati dall’evoluzione dei materiali e dal continuo lavoro che i tecnici della casa di Hamamatsu svolgono in ogni ambito, per poter offrire ai propri Clienti i migliori fuoribordo 4 Tempi sul mercato. Miglioramenti costanti che hanno fanno di questo Suzuki un emblema di affidabilità, il compagno di avventura ideale per ogni diportista alla ricerca di un propulsore compatto, brillante, che consumi poco e che non tradisca mai.
Affinché ciascuno possa scegliere il meglio della tecnologia nell’ambito dei fuoribordo 4Tempi, fino al 31 marzo 2020, Suzuki ha attivato una promozione su tutta la gamma dei propri motori, che consentirà ai Clienti di usufruire di una campagna di supervalutazione dell’usato. Suzuki supervaluta il motore usato dato in permuta, di qualsiasi marca, con più di 5 anni, funzionante e corredato di dichiarazione di potenza o certificato d’uso. Il valore del motore usato è dato dal valore eurotax nautica (in vigore al momento della permuta) sommato al contributo Supervalutazione Suzuki, calcolato in base alla potenza del nuovo motore acquistato (e non quello dato in permuta), come da tabella:
- da 2.5 a 9.9 cv € 100
- da 15 a 30 cv € 300
- da 40 a 90 cv € 400
- da 100 a 175 cv € 800
- da 200 cv e oltre € 1.000
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