E’ iniziato con due sessioni di prove libere molto intense il fine settimana del Gran Premio Santander d’Italia. Felipe Massa e Fernando Alonso hanno completato in totale poco più di due Gran Premi: 57 i giri percorsi dal brasiliano, 51 dallo spagnolo, pari a 625 chilometri.
Al termine della sessione, il pilota della Scuderia Ferrari, Fernando Alonso, ha dichiarato: “Correre a Monza è sempre emozionante, soprattutto se sei un pilota della Ferrari. Il calore del pubblico è eccezionale e si fa sentire. Da un punto di vista tecnico oggi è stato però un venerdì come tanti altri: abbiamo lavorato tanto sia sul confronto fra diverse soluzioni aerodinamiche sia sulla comparazione di differenti regolazioni dell’assetto della vettura. Ora dobbiamo mettere tutto insieme e cercare di fare le scelte giuste. Onestamente credo che ci manchi un po’ di prestazione rispetto ai migliori, anche se restano le solite incognite del venerdì, in particolare quella relativa al quantitativo di benzina a bordo. Però dobbiamo essere realisti: la macchina è più o meno quella di Spa, fatti salvi gli aggiornamenti specifici per questa pista che richiede poco carico aerodinamico. Certo, sarebbe bello ripetere quanto accaduto lo scorso anno ma siamo consapevoli che sarà molto difficile. Non si possono fare miracoli in due settimane ma ce la metteremo tutta per dare una gioia ai nostri tifosi. Che motivazioni ho per questo finale di stagione? Io sono una persona molto competitiva e non mi piace perdere. E’ vero, quest’anno è accaduto spesso ma ci sono ancora degli obiettivi a portata di mano come, ad esempio, il secondo posto nel campionato Piloti: Webber non è lontano.”
Felipe Massa: “Direi che è stata una buona giornata, soprattutto perché siamo riusciti a fare tutto quello che avevamo incluso nel programma. Abbiamo capito quale direzione prendere dal punto di vista della configurazione aerodinamica e dell’assetto e, adesso, dobbiamo cercare di ottimizzare la vettura sia in vista delle qualifiche che, soprattutto, della gara. Differenze fra le Soft e le Medium? Semplice, la prima è più veloce sul tempo sul giro. Su questo tracciato il degrado degli pneumatici non sembra essere molto elevato rispetto ad altri circuiti quindi non credo che ci saranno molti pit-stop. Invece, si vede che ci sono diversi orientamenti in termini di carico aerodinamico: per capire chi avrà fatto la scelta giusta dovremo aspettare le qualifiche e, a maggior ragione, la gara.”
Pat Fry: “Monza è una pista che appartiene alla storia, uno di quei tracciati che hanno conservato quasi inalterate le caratteristiche tecniche che la contraddistinguono da sempre ed è rimasto quasi un unicum nel campionato, soprattutto per quanto riguarda l’aerodinamica. Ne consegue che non c’è altro tracciato dove sia fondamentale trovare il miglior compromesso fra la necessità di avere un buon carico aerodinamico per affrontare le chicane e la ricerca della massima velocità di punta. Avevamo diverse configurazioni della monoposto da provare oggi e abbiamo completato senza problemi il programma che avevamo stabilito alla vigilia, il che è sempre importante. Ora però viene il compito più difficile, vale a dire analizzare tutta la mole di dati raccolta e fare le scelte giuste: questo è il compito che ci attende stasera e domani mattina. Per quello che abbiamo visto oggi, c’è una McLaren molto forte, una Red Bull come sempre molto competitiva e una Mercedes che, con la sua velocità, va forte. Noi dobbiamo migliorare ancora un po’ dopo che abbiamo già fatto qualche progresso fra le due sessioni: ce la metteremo tutta per riuscirci.”
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