Metà manche con il fiato in gola, intento a recuperare. La restante parte di gara da campione del mondo, per la quinta volta, la terza consecutiva in MX1. Le due facce della prima manche di Tony Cairoli sono presto sintetizzate. Su di un tracciato duro e viscido in alcuni punti, Tony, ha badato a non commettere errori. È scattato undicesimo, mentre Frossard, unico in grado di impensierirlo nella classifica era terzo. Il recupero verso il podio è stato ponderato, poi quando Frossard è caduto, Tony ha iniziato a rimontare. Era già settimo al momento dell’uscita di scena del francese e virtualmente campione. Poi è diventato campione con certezza. Non si è però accontentato. Ha recuperato fino alla terza posizione finale dietro Bobryshev e Boog passando nel finale il compagno Nagl. Minuti di gara interminabili, finiti con l’urlo liberatorio e l’abbraccio con tutto il team che lo attendeva dopo il traguardo.
“Meraviglioso. Cinque volte campione del mondo. È una sensazione stupenda”. Ha raccontato Tony, visibilmente emozionato a fine manche, mentre festeggiava con il team. “Dedico il successo alla squadra che ha lavorato benissimo, ai miei famigliari e a mia mamma che spero possa tornare presto a vedermi.
Sono partito cauto. La pista era difficile e ho badato ad aumentare il ritmo per gradi. Bellissimo. Ho vinto il titolo e mi sono riconfermato.”
Il sorriso di Tony, i suoi occhi pieni di gioia, la commozione del padre e del team. Gli ultimi giri a gas spalancato e il saluto a ogni giro ai meccanici con la mano aperta mentre festeggiava solitario in sella, prima di urlare di gioia. Sono queste le prime cartoline di una giornata indimenticabile. E sono cinque!
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