A vederla oggi su strada, è davvero ciò che sembra: una splendida e scattante ventenne. Non è un caso se la 406 Coupé, lanciata da Peugeot nella primavera del 1997, sia tuttora considerata dagli appassionati una delle più belle creazioni automobilistiche dell’era moderna.
Nata dalla matita di Pininfarina, partner del Leone per mezzo secolo, che per certe soluzioni stilistiche s’ispirò ad alcuni suoi progetti per Ferrari, la Peugeot 406 è stata un’autentica sportiva dalla grande personalità, un risultato ancora più sorprendente se si considera la pulizia delle sue linee, non appesantite da appendici aerodinamiche tanto di moda nella sua epoca.
Caratteristico era il frontale appuntito con fari sottili e la calandra appena accennata, corrispondente in pratica alla battuta del cofano motore; molto pulita la fiancata, con l’accentuata inclinazione dei montanti anteriori e posteriori; specifico il disegno dei cerchi in lega a 6 razze da 15 o 16 pollici, a seconda della motorizzazione; coda “sfuggente” con gruppi luminosi romboidali.
La Peugeot 406 Coupé fu il primo modello del rapporto Peugeot – Pininfarina a vedere il carrozziere torinese occuparsi direttamente di tutte le fasi che portano alla realizzazione di una vettura: design, engineering e produzione con meccanizzazione, delibera finale dell’auto.
La 406 Coupé debuttò sul mercato nella primavera del 1997 con un motore due litri 16 valvole benzina da 135 CV (in seguito divenuti 137) e con un tre litri V6 24 valvole benzina da 194 CV, entrambi disponibili con cambio meccanico a 5 marce o automatico a 4. A richiesta sulla tre litri (la cui potenza sarà portata a 207 CV a fine 1999) le sospensioni attive a gestione elettronica. Il livello degli allestimenti era al top della categoria e la dotazione variava a seconda della versione, normale o Plus: interni in pelle, sedili elettrici con memoria e riposizionabili, cerchi in lega, tergicristallo automatico, climatizzatore automatico, sistema audio a 10 altoparlanti, airbag guidatore e passeggero (quest’ultimo disattivabile), ABS, retrovisore interno elettrocromatico e, dal 1999, addirittura con uno dei primi sistemi di navigazione integrati.
Al Salone di Ginevra del 2000 fu presentata la serie speciale numerata che festeggiava i settant’anni di attività di Pininfarina: 1200 esemplari solo con meccanica V6, cerchi in lega di tipo Nautilus e in due colori, Grigio Hadés con interno in cuoio brun Alezan oppure in Blue Hyperion con interno “bianco Settanta”, il preferito da Pininfarina.
Nel 2001 questo modello del Leone sorprese ancora una volta introducendo in gamma una motorizzazione diesel: si trattava del moderno 2.2 litri HDi da 133 CV dotato dell’innovativo filtro attivo antiparticolato FAP con cui Peugeot anticipava quelle norme Euro 4 che sarebbero entrate in vigore solo dal 2005. Nel 2002 arrivò anche un quattro cilindri benzina di 2,2 litri da 158 CV.
A metà 2004, dopo che l’anno precedente erano stati apportati piccoli aggiornamenti al frontale per accentuare la sua identificazione con i nuovi codici del Marchio, la 406 Coupé uscì di produzione con una serie speciale ad effetto: 2000 esemplari dalla suggestiva denominazione di “Ultima edizione”. E’ il 28 ottobre del 2005 quando l’ultima 406 coupé lascia la catena di montaggio.
Complessivamente furono quasi 108mila gli esemplari immatricolati, di cui circa cinquemila in Italia, per lo più con motorizzazione due litri e carrozzeria grigio metallizzato.
Per celebrare i 20 anni della 406 Coupé , Peugeot Italia ha inserito nel suo parco stampa un esemplare con motore V6 3000 da 194 CV del 1999, full optional (dalle sospensioni elettroniche al navigatore satellitare), con carrozzeria nell’elegante verde Lugano ed interni in “Cuoio traforato Albicocca”. Si tratta di un esemplare piuttosto raro: furono, infatti, pochissime le 406 Coupé con questa combinazione di colori e allestimento.
Nell’ambito dei festeggiamenti per i suoi vent’anni, la Peugeot 406 Coupé sarà protagonista assoluta di un raduno internazionale che si terrà a Milano dal 2 al 3 giungo. Sono attese decine di vetture provenienti da ogni parte d’Europa.
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