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Rossi riparte dopo la caduta

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Rossi è fiducioso di poter migliorare il suo dodicesimo tempo in parte dovuto alle conseguenze di una caduta nei primi minuti di prove che lo ha costretto ad un veloce passaggio in clinica mobile per trattare una profonda abrasione al braccio destro e una botta al mento. Nel pomeriggio, poi, ha lasciato ferma a bordo pista la moto su cui stava lavorando, spentasi automaticamente a causa di un piccolo detrito, residuo della scivolata, e ha dovuto concludere la sessione con la seconda moto.

Nicky Hayden – (Ducati Team) 6° (1’22.882)
“Oggi abbiamo potuto approfittare di due sessioni “regolari” per quanto riguarda il meteo una cosa che facilita sempre il lavoro. Questa mattina è andato tutto molto bene, sono stato veloce sin dal primo “run” e sono rimasto nei primi cinque per la maggior parte del tempo. In entrambi i turni abbiamo fatto dei progressi ad ogni uscita, usando sempre le stesse gomme. Nel pomeriggio abbiamo abbassato ancora i tempi anche se è stato più difficile. Alla fine abbiamo provato due piccole modifiche che mi sono piaciute anche se probabilmente c’è ancora qualche aggiustamento da fare. Decideremo stasera e domani capiremo a che punto siamo veramente. Nel complesso è stata una buona giornata”.

Valentino Rossi (Ducati Team) 12° (1’23.533)
“Nella caduta di questa mattina, oltre a una ferita al braccio destro che sembra una piccola lezione di anatomia del gomito perché si vede “attraverso” fino al muscolo, ho preso una botta alla spalla: sempre la destra, quella dell’operazione, che adesso mi fa un po’ male. Niente di grave, oggi nessuna delle due cose mi ha limitato particolarmente, speriamo che non mi diano troppo fastidio nemmeno domani, soprattutto la spalla. Abbiamo però perso del tempo utile per lavorare sul set up, anche perché nel pomeriggio sono rimasto a piedi alla seconda uscita, non per un guaio tecnico ma perché un piccolo detrito era rimasto incastrato nella moto causando lo spegnimento precauzionale del motore. Penso che domani potremo migliorare perché stiamo lavorando su un “setting” a metà strada tra quello del Mugello e lo standard che pensiamo possa essere adatto a questa pista. Al momento perdiamo molto in alcune sezioni perché anche se il posteriore della GP11.1 è molto più stabile in accelerazione, non siamo ancora riusciti a trovare un buon bilanciamento con l’anteriore. Se riusciremo a trovare un compromesso domani potrò migliorare molto”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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