Passione, tensione, entusiasmo. Brescia è un palcoscenico internazionale in grande fermento e il mondo dei motori guarda con acceso interesse alla Mille Miglia 2015; la leggenda è di nuovo sulle strade dello storico percorso che attraversa mezza Italia, da Brescia a Roma e poi di nuovo a Brescia.
La Mille Miglia 2015 è la trentatreesima rievocazione storica, 88 anni dopo la prima edizione di quella che sarebbe diventata “la corsa più bella del mondo”.
Questa mattina, a partire dalle 8:30, a Piazza Vittoria è proseguito il rito della punzonatura, con le auto immerse in una folla di appassionati, curiosi, giornalisti. Agli equipaggi vengono consegnati numeri e road book di gara e tutte le informazioni su tragitti, tempi e distanze.
Le rigorose verifiche tecniche e sportive sono il preludio a quello che è uno dei momenti più attesi della gara: la partenza.
La prima delle OM, che da sempre partono davanti a tutti in onore della vittoria della Casa bresciana alla prima edizione del 1927, ha lasciato la pedana di Viale Venezia alle 14:30.
Grande entusiasmo si è registrato prima del via per la passerella che si sono volute concedere le tre Mercedes-Benz 300 SLR, le “frecce d’argento che trionfarono sessant’anni orsono, guidate rispettivamente da Stirling Moss e Hans Hermann, come nel 1955, e da Ralph Schumacher, fratello di Michael in sostituzione di Juan Manuel Fangio, scomparso alcuni anni fa: si è trattato di un transito nel centro di Brescia necessario per rendere omaggio e ricordare la straordinaria vittoria della Mercedes-Benz, con Stirling Moss e Denis Jenkinson, alla Mille Miglia del 1955.
La prima tappa, che si concluderà tra poche ore, prevede l’arrivo delle auto a Rimini dopo che le 438 vetture in gara sono passate da Desenzano, Sirmione, Verona, Ferrara e Ravenna, in una lunga cavalcata verso l’Adriatico.
Tornando alle vetture in gara, le verifiche appena terminato hanno già decretato qualche numero significativo.
Tra le vetture al via ci sono le auto provenienti dal Museo Mercedes-Benz Classic di Stoccarda, del Museo BMW di Monaco, e da quelli di Porsche, Jaguar, Bugatti e Bentley senza dimenticare gli esemplari arrivati dal Museo Alfa Romeo di Arese.
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