Il Motomondiale 2014 si è chiuso con il trionfo per distacco di Marc Marquez.
Un fenomeno assoluto, un talento inarrivabile per piloti all’apparenza umani come pluricampioni Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, un centauro capace di stravolgere l’era del motociclismo 2.0 e di macinare uno dietro l’altro record su record.
Proprio così, “el Cabroncito” è l’uomo dei record essendo il più giovane campione mondiale della classe MotoGP, il più giovane della storia ad ottenere una pole position e il pilota capace di appaiare Doohan nel numero di vittorie consecutive e di detronizzare lo stesso nel numero di vittorie nella medesima stagione. Numeri da capogiro, numeri di un cannibale dell’asfalto.
Marc Marquez e la sua Honda sono le favorite assoluta alla conquista della corona iridata anche nel 2015. I bookmakers 32Red quotano la vittoria finale nel prossimo motomondiale addirittura a 1.2, segno evidente di come gli esperti in scommesse sportive siano certi di una supremazia dimostrata dal pilota valenciano su tutti i circuiti e in tutte le condizioni atmosferiche e d’asfalto.
L’elettronica della casa giapponese si adatta a pennello alle sue capacità di conduzione e al suo peso, che permettono a Marquez di ottenere angoli di inclinazione impossibili agli altri piloti, a ciò si aggiunge un talento innato e quella capacità di chiudere il gas dopo degli altri. L’insieme di queste caratteristiche scava metro dopo metro un gap spesso incolmabile a chi di motociclismo moderno ne mastica, come i due alfieri della Yamaha Valentino Rossi e Jorge Lorenzo.
Partiamo proprio dal maiorchino. Il 2014 si è rivelato una delusione per il “Black Mamba”. La rinascita di Valentino Rossi e lo strapotere di Marquez hanno influito negativamente sull’approccio psicologico di Lorenzo alle qualifiche e ai gran premi. Troppi errori nei momenti decisivi, scelte tattiche azzardate e una convinzione nei propri mezzi che è divenuta sempre più flebile, fattori che hanno consentito al dottore di Tavullia di superarlo in classifica e nelle gerarchie della casa del Diapason.
Nonostante ciò Lorenzo è considerato dai bookmakers di 32Red e Bet365 come il favorito numero 2 alla conquista del motomondiale (quote 4.00 e 4.25). Della stessa opinione Marc Marquez, che in una recente intervista ha dichiarato di temere maggiormente Lorenzo rispetto a Rossi. Il 2015 potrebbe essere l’anno della rinascita, ma il black mamba deve tornare ad essere quel computer perfetto che gli ha consentito di imporsi in tutte le classi del motomondiale.
Passiamo al simbolo del motociclismo della prima decade del terzo millennio, quel Valentino Rossi che prima dell’avvento di Marquez veniva idolatrato come un Dio sui circuiti del globo terrestre. Per il Dottore sembrano ormai lontani i tempi in cui in sella alla Desmosedici lottava per le posizioni di rincalzo con piloti nettamente al di sotto del suo livello e della sua esperienza. Il ritorno alla Yamaha ha ridato vigore ad un leone ferito, considerato da addetti stampa e tifosi come ormai bollito.
La rottura da Jeremy Burgess e il passaggio alla corte di Galbusera si è rivelato vincente. I numeri parlano chiaro: 13 podi, due vittorie e una pole che hanno restituito al motociclismo moderno uno dei suoi maggiori poeti. Valentino è cambiato, come è giusto che sia quando un atleta si avvicina al tramonto della sua carriera, ma ha avuto anche il coraggio di cambiare il suo stile di guida per rimettersi in gioco e cercare di insediare lo strapotere di un fenomeno nella fase più straripante della sua carriera.
Adesso toccherà agli ingegneri Yamaha fornire a Valentino e al suo compagno di squadra una moto veloce e equilibrata, capace di competere con la Honda Repsol su tutti i circuiti e in tutte le condizioni. 32Red, Bet365 posizionano Vale al terzo posto tra i papabili al titolo iridato, mentre più ottimistiche sono le quote di William Hill e Betfair che lo proiettano come secondo favorito nella stagione che aprirà i battenti nel mese di marzo.
Chiudiamo l’analisi sui favoriti del motomondiale con Dani Pedrosa.
La stagione 2015 sarà l’ultima a disposizione del centauro spagnolo per dimostrare tutto il suo valore, l’’ultima occasione per mantenere il suo nome legato alla Honda ufficiale e al motociclismo che conta. Pedrosa dovrà tirare fuori gli artigli e il carattere, che da sempre gli è mancato, per ottenere la conferma e insediare Marc Marquez nella lotta al titolo mondiale.
Nel suo Dna sono incastonati i geni del campione, ma in MotoGp si è rivelato sempre una seconda spalla e un pilota all’apparenza incompleta per puntare al massimo alloro. L’Honda punterà tutto quasi sicuramente su Marquez, ma Pedrosa potrebbe sfruttare l’alta tecnologia della casa giapponese per rendere la vita difficile al valenciano. Sempre in ambito quote 32Red, Betfair, Bet365 e William Hill attestano Dani al quarto posto tra i favoriti del mondiale, con quote che oscillano tra il 10 e il 15.
A breve toccherà alle Moto confermare o stravolgere i nostri pronostici, nella speranza che quest’anno il gap tra il marziano e i terrestri si riduca ulteriormente.
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