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Per Elias bisogna lavorare sodo

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Il Campionato del Mondo MotoGP ritorna all’azione sul tracciato di Estoril dopo 3 settimane di stop forzato a causa dello slittamento del GP del Giappone ad Ottobre. Il GP del Portogallo è quindi la terza tappa della stagione 2011 ed uno tra i circuiti più lenti del calendario che mette a dura prova tecnici e ingegneri. Ma probabilmente il dubbio più grande per i piloti rimane il meteo visto che la pista si trova in prossimità dell’Oceano Atlantico e il forte vento non aiuta i centauri in pista dove per altro di deposita molto sporco.
Toni Elias arriva sulla pista Portoghese molto determinato portando nel cuore il ricordo della sua prima vittoria nella classe regina durante una gara da manuale e il 28-enne Catalano ha voglia di riscatto in sella alla sua RCV dopo un inizio un po’ affannoso.

Elias: “Beh…la pausa è stata un po’ lunga e sono felice di ritornare in sella specialmente su questo tracciato che mi ha regalato una delle vittorie più entusiasmanti della mia carriera nel 2006. Abbiamo avuto un sacco di tempo per analizzare i dati ed arrivare in Portogallo con le idee più chiare. Dobbiamo lavorare sodo per trovare la messa a punto corretta che mi consenta di superare questo inizio un po’ complicato ma sono speranzoso. L’unica incognita rimane sempre il meteo: da queste parti cambia rapidamente vista la vicinanza all’oceano. Io preferirei una gara asciutta ma è sempre una scommessa qui ad Estoril”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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