Opel Astra con il parabrezza “Panorama” fu un fulmine nel cielo sereno. Parliamo del 2004 e della prima al Salone di Parigi. Una sensazione completamente nuova di spaziosità e di visibilità. Sono passati ben 20 anni ma Opel Astra è ancora pioniera.
Opel Astra: solo volare è più bello
«Solo volare è più bello» diceva all’epoca Matthias Hallik, riprendendo la famosa campagna pubblicitaria della leggendaria Opel GT degli Anni Sessanta/Settanta. L’idea originale del tetto Panorama era del progettista cui si doveva l’aspetto esteriore dei nuovi prototipi Opel. «Ci si sente come nella cabina di pilotaggio di un aereo, in quanto non c’è la cornice superiore del parabrezza ad ostacolare la visuale. In questo modo, guidare su una strada di montagna oppure di notte immersi nelle luci della città diventa un’esperienza davvero speciale». Lungo 1,50 metri e largo 1,16, il parabrezza era del tipo Solar-Protect che impedisce il surriscaldamento dell’abitacolo. Il parabrezza Panorama era anche bello a vedersi dall’esterno, in quanto si inseriva nei montanti laterali del tetto, dando la percezione di una superficie esteticamente integrata.
Sicurezza strutturale immutata
Molte prove di crash, reali e simulate, avevano dimostrato che l’adozione del parabrezza Panorama non comprometteva in alcun modo la sicurezza o la solidità della vettura. Tutti i risultati confermavano che non c’erano differenze degne di nota con le vetture con tetto d’acciaio: merito della robustezza del primo e del secondo montante del tetto di Opel Astra GTC, della traversa aggiuntiva inserita al centro del tetto e della solidità del pianale. Tutte le prove effettuate sulla rigidità della scocca avevano dato analoghi risultati positivi.
Opel Astra: un modello solido al vetro panoramico
La solidità dell’abitacolo e del vetro panoramico erano le principali spiegazioni di questi buoni risultati. Opel Astra GTC con parabrezza Panorama pesava solo 10 kg circa in più della versione con parabrezza normale. Il parabrezza era realizzato con un vetro laminato di sicurezza dello spessore di 6 mm, sagomato con un procedimento di curvatura a gravità. Punti specifici della superficie vetrata erano surriscaldati in uno speciale forno, in modo tale che la semplice forza di gravità lo piegasse nella forma voluta – un procedimento molto complesso in considerazione della robustezza e delle dimensioni (circa 1,8 mq) del vetro stesso. Il vetro Solar Protect e un sofisticato sistema di oscuramento variabile proteggeva gli occupanti dai raggi solari. La vettura era inoltre dotata di due alette parasole. Successivamente il tetto panorama fu integrato anche nell’offerta di Opel Zafira.
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