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Lancia Strato’s Zero: il concept che segna il futuro

L’avveniristico prototipo Lancia Strato’s Zero del 1970 ha vinto la sua classe ed è entrato nelle quattro finaliste al premio Best of Show

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L’avveniristico prototipo Lancia Strato’s Zero del 1970 ha vinto la sua classe ed è entrato nelle quattro finaliste al premio Best of Show. Da questo concept nasce nel 1971 la leggendaria Lancia Stratos, fonte di ispirazione per i modelli futuri di Lancia.

Lancia Strato’S HF Zero

La Lancia Strato’s HF Zero del 1970 appartenente a un collezionista statunitense, si è distinta vincendo la categoria “Wedge concepts and prototypes” ed è risultata una delle più belle vetture in gara, entrando nella short list dell’ambito titolo “Best of Show”. L’avveniristica vettura è un capolavoro del design italiano che ha dato vita a una delle “belve” da gara più forte e amate di sempre, la leggendaria Lancia Stratos HF.

Lancia Strato’s Zeo: un modello entrato nella storia

Presentato al salone di Torino del 1970 e realizzato da Nuccio Bertone, su disegno di Marcello Gandini, il prototipo Lancia Strato’s Zero suscitò subito grande intresse per la sua linea rivoluzionaria. Si tratta di un veicolo perfettamente funzionante, alto appena 85 centimetri da terra. Sottoposto a un restauro completo nel 2000 è tornato al suo colore originale: il bronzo. L’anteriore è caratterizzato da una fila di lampadine da 55 Watt. Sul l posteriore, spicca una striscia di luci composta da 84 piccole lampadine. Rivoluzionari sono anche gli interni. Innovativi i sedili quasi orizzontali e il quadro strumenti spostato a sinistra e impreziosito da un display in vetro acrilico verde. Il parabrezza si estende in alto. Ciò consente un’ottima visuale anteriore e superiore.

Lancia Stratos

Nel 1971 debutta la versione definitiva della Lancia Stratos, con la sua futuristica forma a cuneo e il motore sei cilindri a V della Dino 246 Ferrari. Il frontale è affilato e il parabrezza inclinato ingloba il montante anteriore e prosegue nei vetri laterali. Il tetto scende verticalmente sul piccolo lunotto posteriore, che è avvolto dal grande cofano motore. Sul posteriore spiccano i fari rotondi e un alettone aggressivo. Tutto in questa vettura è progettato per i rally, a partire da cofano e baule costituiti da due leggeri gusci, comprensivi dei rispettivi parafanghi, con un’apertura ampia per un rapido intervento durante le gare. All’interno due posti secchi e solo due vani per i caschi da corsa, anche della versione stradale. Il cosiddetto “colour blocking” degli interni crea continui giochi di contrasti attraverso l’utilizzo dei colori primari. La Lancia Stratos HF Gruppo 4 ha vinto tre volte consecutive il Rally di Monte Carlo, due titoli Mondiale Costruttori (1975 e 1976) e due titoli Europeo Piloti, oltre alla vittoria di Sandro Munari nel 1977 alla Coppa Mondiale FIA Piloti Rally. Dalla stagione sportiva 1975, ha indossato i colori bianco e verde dello sponsor Alitalia, una delle livree più belle del Motorsport.

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Giuseppe Lasala

Scritto da Giuseppe Lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

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