Seggiolini auto: a settembre cambiano le norme

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Nuove norme da settembre per i seggiolini auto: sarà obbligatoria l’omologa UN n. 129 (R129/03). Dunque per gli acquisti dei nuovi sediolini si dovrà necessariamente controllare la conformità alla nuova norma.

Il nuovo standard R129

Lo standard i-Size o R129 è riferimento di sicurezza europeo per i seggiolini auto in vigore dal 2013. I seggiolini auto conformi possono essere installati senza necessità di consultare liste di compatibilità su auto dotate di sedili contrassegnati con logo i-Size. Lo standard attuale, R44 si basa sul peso del bambino. Oggi è possibile seguire la posizione nel senso di marcia già dai 9 chili. Statisticamente siamo al 9 mese di età. La nuova normativa invece considera l’altezza del bambino per determinare il tipo di seggiolino adatto. Sarà obbligatorio posizionare il bimbo contro il senso di marcia fino ai 15 mesi di età e 76 cm di altezza.

Come avviene la verifica dei seggiolini auto

Il tema della sicurezza dei sedioli per i bambini è da sempre molto sentita. Oltre ai requisiti di legge che ogni installazione deve rispettare, esistono apposite verifiche effettuate da enti autonomi. Tutti i prodotti devono soddisfare requisiti in una gamma di categorie diverse. I test di simulazione di incidente sono sempre più realistici. Anche le campagne di sensibilizzazione sono costanti, proprio a causa della facilità con cui le nuove tecnologie possono simulare gli effetti letali di un utilizzo non corretto dei sediolini.

Seggiolini auto: le tecnologie salvano la vita

Rispettare le norme salva la vita. Secondo gli ultimi dati ministeriali nnel 2020 sono stati 2.395 i morti in incidenti stradali in Italia (entro 30 giorni dall’evento), in calo del 24,5%, e 159.249 i feriti (-34%). Gli incidenti sono stati 118.298, in drastica diminuzione rispetto al 2019 (- 31,3%). Anche i feriti gravi risultano in forte diminuzione rispetto al 2019, ne sono stati registrati 14.102, con un calo del 20%, più contenuto rispetto a quelli delle vittime e dei feriti nel complesso. Il rapporto tra feriti gravi e decessi si attesta a 5,9, di poco superiore ai valori medi registrati nel quinquennio precedente, prima dell’era Covid-19.