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Incentivi auto elettriche, esauriti in poche ore

A distanza di poche ore dall’apertura delle prenotazioni sulla piattaforma del ministero degli incentivi auto 2024, l’intera somma a disposizione delle auto elettriche è andata esaurita in poche ore.

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Le auto elettriche nuovamente sotto i riflettori e questa volta per “colpa” degli incentivi auto.

A distanza di poche ore dall’apertura delle prenotazioni sulla piattaforma del ministero degli incentivi auto 2024, l’intera somma a disposizione delle auto elettriche è andata esaurita in poche ore.

Sono oltre 201 i milioni di euro che erano stati stanziati per incentivare gli italiani all’acquisto di un’auto a zero o ridotte emissioni, la prima fascia, quella relativa ai CO2 compresi tra 0 e 20 grammi per km.

Un bonus fino a 13.750 euro per l’acquisto di una BEV, la domanda poteva essere effettuata visitando il sito del Ministero delle imprese e del Made in Italy.

Tempestiva arriva la risposta dell’UNRAE, dove oltre a esser pubblicati i dati del mercato auto di maggio, -6,6% con 139.581 auto nuove immatricolate rispetto alle 149.482 di maggio 2023, è stato reso noto che all’appello mancato ben 178,3 milioni di euro.

Scopriamo inoltre con sorpresa il giorno dell’apertura della piattaforma – afferma il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci – che non sono stati resi disponibili tutti i fondi previsti per le autovetture: mancano ben 178,3 milioni”. “Per farlo sarà adesso necessaria l’emanazione di un DPCM apposito, che auspichiamo avvenga nel più breve tempo possibile, per evitare l’ennesimo periodo di incertezza che si prospetta per il mercato”.

Sui nuovi incentivi, quindi, “l’UNRAE da un lato esprime soddisfazione per l’accoglimento della maggior parte delle richieste portate all’attenzione del Governo, come l’innalzamento degli incentivi unitari e l’inclusione delle persone giuridiche con bonus ad importo pieno. Dall’altro lato manifesta forti preoccupazioni per le distorsioni che si potranno generare sul mercato”.

Inoltre, auspica che venga indicata presto una strategia chiara sui supporti alla transizione, con un orizzonte di 2-3 anni, per consentire a consumatori e imprese di programmare gli acquisti ed evitare che lo stop & go crei ulteriori danni al mercato”, è il commento del Presidente Crisci.

Secondo le stime UNRAE, considerando tutti i 952,5 milioni previsti dalla nuova formulazione, saranno incentivate circa 316.000 vetture (di cui circa il 12% nella fascia 0-20 g/Km, l’11% in quella 21-60 g/Km e il 77% nella 61-135 g/Km), senza però generare volumi aggiuntivi al mercato.

Ma per favorire la transizione energetica, come insistiamo da tempo – prosegue il Presidente Crisci è indispensabile riformare il trattamento fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, agendo su detraibilità IVA e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2, e riducendo il periodo di ammortamento a 3 anni”.

Riguardo a questo tema – continua Crisci – auspichiamo che vengano convocati quanto prima i Tavoli interministeriali dedicati alle strategie del settore automotive ed in particolare alla fiscalità, al fine di rilanciare la competitività delle imprese italiane e valorizzare il contributo che le stesse, con il veloce ricambio dei veicoli aziendali, possono fornire per accelerare il rinnovo del parco circolante”.

Infine, il Presidente dell’UNRAE ricorda che nei giorni scorsi sono stati pubblicati dal MASE i decreti per la realizzazione di infrastrutture pubbliche in aree urbane ed extra-urbane, che apportano modifiche ai criteri di selezione applicati per la formazione delle graduatorie dei soggetti beneficiari.

Ci auguriamo – conclude Crisci – che i nuovi testi normativi possano stimolare una più ampia partecipazione da parte degli operatori, risolvendo le problematiche che hanno portato alla loro scarsa adesione soprattutto in ambito extra-urbano. L’obiettivo – afferma – è garantire il pieno utilizzo delle risorse stanziate per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica capillari anche sulle superstrade. Auspichiamo, inoltre, che si possano ottenere una maggiore pluralità di operatori e una riduzione dei costi delle ricariche, che ultimamente hanno subìto incrementi di prezzo sostenuti e difficilmente giustificabili.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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