Opel Ascona: motori benzina e diesel per la media tedesca
Opel Ascona è una vettura di fascia medio alta prodotta in tre serie, dal 1970 al 1988, dalla Casa del fulmine.
Un’auto che ha riscosso un discreto successo sul mercato, la Opel Ascona è stata venduta in quasi quattro milioni di esemplari durane i suoi 18 anni di permanenza sui mercati internazionali.
Lunga 4,30 metri, larga 1,68 metri, alta 1,38 metri, con un passo di 2,574 metri, la cinque porte tedesca venne proposta in più varianti, ossia come classica berlina a tre volumi e versione coupè a 5 porte.
Il bagagliaio aveva una capienza di 422 litri nella berlina e 450 litri sulla coupè che diventavano poco più di 1300 litri abbattendo i sedili posteriori.
Il frontale della vettura si caratterizzava per la griglia contornata da proiettori rettangolari, mentre lateralmente presenti gli indicatori di direzione.
Il design è semplice e pulito, un’ampia vetratura assicura luminosità all’abitacolo, mentre la parte posteriore è molto semplice e spartana e in evidenza l’ampio lunotto.
Al di sotto un ampio portellone molto utile per caricare ogni tipo di oggetto.
L’abitacolo è molto semplice e lineare, con la plancia in plastica dura e i comandi principali che si trovano davanti a un volante a quattro razze.
Solo nell’allestimento top, sulla plancia era proposto un inserto di radica a sottolineare l’importanza dell’auto.
Il cruscotto, analogico, includeva il contachilometri, l’indicatore della benzina e un semplice orologio analogico.
Opel Ascona: motori benzina e diesel
Al lato del contachilometri presenti i comandi per l’aria e le bocchette, mentre nella parte centrale del cruscotto era alloggiata la radio e al disotto un cassetto portaoggetti.
Durante l’intera sua vita si sono susseguiti numerosi motori sotto il cofano dell’Opel Ascona, con varianti a benzina e diesel, dalle cilindrate ben rapportate alle dimensioni della vettura.
Il propulsore entry level era il 1.3 litri da 60 CV, mentre successivamente, in fase di restyling la potenza venne portata a 75 CV, che adottava l’iniezione elettronica.
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Il propulsore più potente era un benzina da 1.8 litri belle varianti da 74, 100 e 115 CV, oltre a un 2.0 litri che erogava 130 CV.
Sul fronte diesel un solo motore da 1.6 litri, declinato in due potenze da 93 e 96 CV.
Inizialmente i propulsori erano abbinati a un cambio manuale a 4 rapporti, mentre in fase di restyling si passò a un cinque rapporti.
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Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.