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Fiat 126: la storia della compatta auto popolare italiana

È stata prodotta in oltre 4 milioni e mezzo di esemplari, la Fiat 126 era dotata di motore e trazione posteriore.

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La Fiat 126 è stata prodotta dal 1972 al 2000.

È stata presentata in occasione del Salone dell’Automobile di Torino il 1° novembre del 1972, con il compito di sostituire la 500, la Fiat 126 è stato l’ultimo modello con motore e trazione posteriore prodotto dal brand italiano.

Aveva dimensioni contenute, piccola quasi quanto una smart fortwo, la sua lunghezza era di 3,107 metri, era larga 1,377 metri e alta 1,335 metri, la 126 era equipaggiata con un motore bicilindrico raffreddato ad aria, collocato a sbalzo al posteriore, con una cilindrata di 594 cc, e capace di sviluppare 23 CV.

Il cambio era a quattro rapporti sincronizzati, tranne il primo. Due le varianti della vettura, ossia carrozzeria completamente chiusa, oppure con tetto in tela, apribile.

Fiat 126: motori, allestimenti e prezzi

Nel 1976 venne presentata la seconda serie, disponibile in tre allestimenti

  • Economica
  • Personal 2P
  • Personal 4P.

Gli allestimenti “Personal” erano dotati di divanetto posteriore, asportabile sulla  “2P” e fisso sulla “4P” ed entrambe le versioni avevano paraurti in plastica, invece dei cromati, e fascioni laterali.

La seconda serie  presentava un cofano motore, appena rivisto, cerchi da 12 pollici, tamburi dei freni maggiorati e interni del tutto nuovi con la plancia, in un primo momento rivestita in moquette e, successivamente, in finta pelle, come i sedili.

Nel luglio del 1977 fu effettuato un leggero restyling, con la modifica dei gruppi ottici anteriori che inglobarono le luci di posizione, il propulsore venne portato a 652 cc e la potenza a 24 CV.

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Gli allestimenti “Personal” presentavano finiture migliori, con interni più raffinati grazie alle versioni speciali Black e Silver presentate nel 1978 con vetri azzurrati, appoggiatesta, lunotto termico e luce di retromarcia.

Qualche anno dopo queste due serie speciali vennero sostituite dalla Brown e dalla Red, che si caratterizzavano per la livrea testa di moro oppure Bordeaux,  e, di serie, per i poggiatesta anteriori regolabili, leva del cambio anatomica, vetri atermici, tappo benzina con chiave e antifurto.

La sua lunga carriera si completò  dopo oltre 4 milioni e mezzo di esemplari prodotti.

Giuseppe Lasala

Scritto da Giuseppe Lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

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