NSU Prinz 1000: la concorrente diretta della Fiat 850
NSU Prinz 1000 è una berlina di fascia media, prodotta dalla Casa automobilistica tedesca NSU Motorenwerke, in 194.872 esemplari dal 1964 al 1972.
Le sue dimensioni erano compatte, grazie a una lunghezza di 3,793 metri, una larghezza di 1,490 metri, un’altezza di 1,364 metri e con un passo di 2,250 metri, la NSU Prinz 1000 sul mercato italiano era una diretta concorrente della Fiat 850.
Fino al quel momento, la gamma della Casa tedesca era limitata solo a due modelli, la Prinz IV e la Sport-Prinz, che utilizzavano la stessa piattaforma, e per contenere i costi venne deciso che il nuovo modello adottasse la stessa meccanica di base, ovverosia un quattro cilindri in linea ottenuto accoppiando due bicilindrici ripresi dalla Prinz IV, con il risultato che la cilindrata fu portata a 996 cc.
Ma dalla Prinz IV si mutuò non solo la meccanica ma anche parti di carrozzeria, dai parafanghi al parabrezza, dal frontale alla coda.
Il passo venne invece aumentato di 21 cm e per disporre di spazio per ospitare un motore più grande, lo sbalzo posteriore venne allungato di altri 14 cm, per un totale quindi di 35 cm.
Sui parafanghi posteriori vennero posizionate due prese d’aria per il raffreddamento del motore, i gruppi ottici frontalmente assunsero una forma ovale, mentre nella parte posteriore due file di tre luci tonde, una fila per lato.
Sul mercato italiano la NSU Prinz 1000 costava 830.000 lire.
Le maggiori dimensioni della vettura portò i passeggeri posteriori a disporre di più spazio, tanto che la Prinz 1000 venne omologata per cinque persone. Il posto guida molto semplice con un cruscotto che ospitava un tachimetro centrale con due strumenti circolari.
La vera novità era comunque costituita dal nuovo motore quattro cilindri da 996 cc, raffreddato ad aria con una potenza massima di 43 CV a 5.500 giri/min che consentiva alla vettura una velocità massima di 135 km/h, con trasmissione manuale a quattro marce, tutte sincronizzate.
Nell’aprile 1965 la gamma si ampliò con l’arrivo della Prinz 1000 S, che non portò variazione alla meccanica, ma solo all’abitacolo con i sedili in skai coordinati con la livrea esterna, nuovi pannelli porta, paraurti e cruscotto in acciaio inossidabile.
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Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.