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BYD presenta le nuove Dolphin e Seal

Tempo di lettura: 7 minuti

BYD presenta in anteprima italiana, a Milano, la nuova hatchback elettrica, la Dolphin e la velocissima e tecnologica Seal.

La BYD Dolphin è una originale hatchback la cui livrea abbina eleganza a stravaganza, la Comfort, versione da noi provata, è dotata di carrozzeria bicolore.

La Seal invece rappresenta la punta di diamante della gamma BYD, una comoda ed elegante berlina le cui prestazioni sono paragonabili a quelle di una supercar, nel classico 0 – 100 km/h impiega meno di 4 secondi.

Gianmaria Adamo – Country Manager BYD Italia: “A distanza di pochi mesi dal nostro ultimo lancio, presentiamo la Seal e la Dolphin, due vetture con caratteristiche differenti ma con una tecnologia comune. Siamo così passati da due modelli a quattro modelli, la Dolphin è una hatchback compatta, la Seal, il nostro fiore all’occhiello della tecnologia.
Vorrei contestualizzare questi prodotti, raccontandovi quelli che sono alcuni pilastri del Gruppo BYD. Oggi contiamo circa 600.000 persone di cui ben 90.000 sono ingegneri, una dimostrazione chiara che la tecnologia da noi è ben presente, siamo presenti a livello globale con oltre 40 presidi. 19 i nostri brevetti che vengono tutti utilizzati, BYD nasce come produttore di batterie, dai pannelli fotovoltaici a soluzioni alimentati da energie rinnovabili, dall’automotive alle soluzioni di trasporto pubblico, BYD è partita nel 1995 con le batterie, all’epoca eravamo i principali fornitori di Motorola, siamo passati a essere oggi uno dei principali fornitori di tanti marchi che oggi sono presenti nella telefonia.
Passando alle automobili, devo condividere con voi il raggiungimento di un importante risultato, ad agosto abbiamo raggiunto 5,8 milioni di vetture elettriche consegnate. Oggi siamo il primo costruttore a livello globale nel segmento delle New Energy Solution, anche la crescita è stata notevole, lo scorso anno abbiamo consegnato oltre 1,4 milioni di vetture, oggi siamo oltre i due milioni, una crescita di oltre il 70%.

Quale è il fil rouge che unisce tutte le auto di BYD:

  • Blade battery: una batteria straordinaria la cui chimica al ferro fosfato sta conquistando anche altri marchi, la sua particolare conformazione le imprime una notevole sicurezza
  • E-platform: una piattaforma nativa 100% elettrica e modulare, che consente di adattarla a seconda delle vetture che equipaggia
  • CTB Technology: una nuova tecnologia implementata dalla Seal dove la batteria è parte portante consentendo una notevole maneggevolezza della vettura (aumenta la rigidità strutturale della vettura).

Abbiamo parlato fino ad oggi di tecnologia, abbiamo raggiunto un altissimo livello di qualità il tutto grazie a un notevole livello di ingegneria, ciò è stato possibile anche grazie all’utilizzo di materiali sostenibili. Abbiamo scelto di racchiudere la nostra gamma su 3 livelli di allestimento, creando prodotti che sono dotati di un’alta tecnologia ma che sono accessibili”.

Francesco Cremonesi PR Manager BYD Italia: “Minimo comune denominatore è la tecnologia. Partiamo dal simbolo della nostra tecnologia, la Blade Battery:

  • la sicurezza è una delle sue peculiarità, anche se perforata, quando è in tensione, non sprigiona fumi o tensioni e si attesta sui 60 gradi celsius
  • spazi ottimizzati, abbiamo ottimizzato il tutto dentro l’abitacolo e dentro la struttura. autonomia, parliamo di vetture che sperano ampiamente i 500 km per Seal e i 400 km per la Dolphin.

Anche il suo ciclo vitale è da riferimento, le Blade Battery sono molto meno sensibili al deterioramento.

La Blade Battery vanta una struttura a sandwich dove le singole lamelle delle batterie vengono alloggiate all’interno della e-platform. Se osserviamo le vetture presenti oggi, sono tutte radicalmente diverse, ma che sono costruite sulla stessa piattaforma modulare, un motivo di vanto per la nostra tecnologia.

I principali benefici della piattaforma modulare, la e-Platform 3.0, ospita la blade battery, la pompa di calore e powertrain”.

Platform 3.0: come la batteria viene allocata dentro la e-platform?

Normalmente le batterie modulari sono state integrate nella vettura semplicemente “trovando spazio”, in BYD si è adottata la filosofia “cell-to-pack”, dove la batteria viene posizionata all’interno della piattaforma, sulla Seal, la batteria non è più solo un peso morto che la vettura deve trasportare, in questo caso la batteria diventa parte portante del telaio, ne deriva un baricentro più basso, un passo allungabile e un’abitabilità da primato.

Tutta la tecnologia BYD è volta all’efficienza energetica, sulla Seal il Cx è di soli 0,219. Osservando lo schema e-platform, il powertrain 8-1 racchiude tutti i moduli ad esso collegati, migliora così l’efficienza, l’energia trova un altro alleato nell’efficienza, la pompa di calore.

I primi test sono stati fatti in Norvegia, in condizioni estreme e a temperature freddissime, grazie allo scambiatore di calore, il meglio del range di esercizio della batteria oscilla tra i -30 C° ai 60°C.

Davide Lanna – Product Manager BYD Italia: “Seal è una Sedan premium da segmento D. Siamo orgogliosi di questo prodotto perché rappresenta la punta di diamante della nostra tecnologia, un punto di partenza e arrivo che racchiude i tre pilastri fondamentali, costituisce l’apripista per i futuri veicoli BYD.
Parlando di posizionamento del prodotto, ci rivolgiamo alle famiglie che per la prima volta si stanno orientando verso la mobilità elettrica, individui che non accettano compromessi su stile e dotazione. Le quattro linee guida che hanno portato alla definizione di questo veicolo sono:

  • Performance: Seal è disponibile in due versioni, Single Motor e All Wheels Drive, entrambe sono equipaggiate da una batteria da 82,5 kW, per un’autonomia fino a 570 km nel ciclo WLTP (520 km la Single Motor).
  • Potenza: l’unità elettrica presente sulla Seal sprigiona una potenza di 312 cavalli per uno 0 – 100 km/h in 5,2 secondi, la Excellence AWD ha 530 cavalli per uno 0 – 100 km/h in 3.8 secondi.

Per le ricariche entrambe le vetture hanno una capacità di 150 kW, è possibile effettuare una ricarica dal 30 all’80% in 26 minuti.

BYD Seal e la tecnologia iTAC

Con I test effettuati la cell to body permette un assortimento negli impatti laterali fino al 30%, mentre nell’impatto frontale arriva fino al 20%. Per le performance, sulla Excellence la rigidità torsionale è superiore al 70%.

L’iTAC è un’esclusiva di Seal che consiste nell’adattamento della coppia, che viene ridotta o parzializzata, in una frazione di secondo, fino a 10 millisecondi, il sistema così non deve aspettare per avere lo slittamento delle ruote perché rileva in anticipo il comportamento della gomma, il tutto coadiuvato con gli ammortizzatori a smorzamento controllato

Numerosi i sistemi di assistenza alla guida, la Seal comprende ADAS di livello 2, dall’emergency braking al predective collision warning, tutti elementi che hanno consentito il raggiungimento delle 5 stelle Euro NCAP.

Anche nel design diversi i riconoscimenti, nel 2023 la BYD Seal ha vinto il Design Award. L’elemento stilistico predominante è l’X face design, nel frontale è evidente la X con i gruppi ottici a LED a doppia U che lasciano spazio a una griglia vera che accoglie delle prese d’aria, il profilo aerodinamico di 0,219 tipicamente da sportiva. I cerchi sono da 19 pollici e aiutano nella portanza del veicolo, sono semipieni ciò consente di gestire meglio il flusso d’aria. La goccia è invece l’ispiratrice del profilo posteriore, i fari a LED sono composti da micro-gocce, Nell’abitacolo la sensazione è quella di essere all’interno di una macchina avvolgente e di qualità. Il tunnel centrale ha un notevole spazio capiente, soluzione presente anche in prossimità del selettore marce.

Lo schermo centrale è da 10,1 pollici TFT, mentre l’infotainment si basa su di uno schermo da 15,1 pollici attraverso cui è possibile intervenire e comandare su diversi elementi tecnologici e stilistici. Per l’impianto audio la BYD Seal è dotata di 12 casse firmate Dynaudio. I sedili a regolazione elettrica sono rivestiti in pelle vegana. Il tetto panoramico è di serie sia sulla Design che sulla Excellence.

La capacità di carico si basa su di un vano anteriore da 55 litri e uno posteriore da 400 litri. Stile colorazioni disponibili, quattro standard, due a pagamento (+1.000 euro).

Prezzi a partire da 46.890 per la BYD Seal Design mentre la Seal Excellece-AWD è di 49.390 euro.

BYD Dolphin – Motore e design

Una vettura da segmento B che si rivolge a un pubblico giovane, disponibile in due tagli di batteria 45 e 60 kW per una potenza fino a 150 kW (204 cavalli) per uno 0 – 100 km/h in soli 7 secondi.

In presenza di un pacco batteria da 60 kW l’autonomia arriva fino a 427 km nel ciclo WLTP, mentre nel ciclo urbano vengono superati i 500 km. La capacità di ricarica è notevole, dal 30 all’80% in poco più di 29 minuti.

Anche la Dolphin fa parte della famiglia Ocean, al posteriore la fascia a LED corre per l’intera larghezza del veicolo, osservando la fiancata, si notano le maniglie a scomparsa e i cerchi tricolori. Nell’abitacolo evidenti i richiami al mondo marino, le bocchette aerazione ricordano una conchiglia, le maniglie ricordano la pinna di un delfino.

Anche in Dolphin il family feeling interno è tipicamente BYD, tunnel centrale ampio, doppio display, comando leva del cambio posto sul pannello comandi. I sedili sono in pelle vegana, riscaldati. Il cuore del sistema d’infotainment si basa su di uno schermo da 12 pollici. Anche sulla Dolphin a partire dall’allestimento Design è presente, di serie, il tetto panoramico.

La capacità di carico spazia dai 345 litri fino a 1.310 litri con lo schienale posteriore abbattuto.

La BYD Dolphin è stata insignita delle 5 stelle Euro NCAP.

Per la gamma colori, sette le colorazioni disponibili, quattro gli allestimenti disponibili sul mercato italiano:

  • Active
  • Boost
  • Comfort
  • Design.

Prezzi a partire da 30.790 per la BYD Dolphin Active, 31.490 per la Dolphin Boost.

BYD Dolphin – Prova su strada

Compatta, origianle e ben fatta, la Dolphin è un’auto elettrica perfetta per districarsi nel traffico con agilità e sicurezza, la versione da noi provata è la Comfort spinta da un motore elettrico da oltre 200 cavalli.

Lo scatto è immediato, il comfort di bordo è elevatissimo, ottima anche la qualità delle plastiche e delle finiture, il design della plancia si caratterizza per le bocchette d’aerazione la cui forma ricalca quella di una conchiglia, originale anche la leva del cambio automatico, posizionata sul pannello comandi.

Stupisce la velocità del sistema d’intrattenimento centrale, passare da una schermata all’altra è facile e agevole, numerosissime le possibilità di visualizzazione, con la semplice pressione di un tasto è possibile girare il monitor.

Non c’è aspetto che non convinca, la BYD Dolphin nonostante la sua recentissima commercializzazione è un prodotto già maturo e collaudato, in grado di esplorare l’Europa e di farsi apprezzare per la sua vera natura, premium.

 

 

 

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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