Ferrari 499P sarà l’auto con la quale la scuderia di Maranello tornerà protagonista, dopo 50 anni dall’ultima apparizione, alle 24 ore di Le Mans.
L’obiettivo, ormai dichiarato, è trionfare nella gara di durata più famosa del mondo, il Cavallino Rampante si aggiudicò nel 1965 con i suoi piloti Jochen Rindt e Masten Gregory, la vittoria in questa prestigiosa competizione e con la nuova Ferrari 499P vorrebbe ripetere la storica impresa.
La nuova creatura del Cavallino si chiama 499P, sigla che il Drake aveva destinato alle vetture del motorsport .
La Ferrari499P debutterà nella prossima 1000 Miglia di Sebring
Una livrea che richiama l’iconica 312 P ed una vettura porterà impresso sulla carrozzeria il numero “50”, mentre la seconda vettura in gara porterà impresso il numero “51”, i nuovi regolamenti della FIA – Fédération Internationale del’Automobile, e ACO , acronimo di Automobile Club de l’Ouest, hanno portato la Casa di Maranello ad intraprendere un nuovo percorso di sviluppo, ed i tecnici, rimanendo comunque fedeli alla tradizione, hanno dato vita a questa vettura che riafferma comunque l’impegno della Rossa nelle gare di durata.
Il powertrain ibrido della 499P combina un motore termico, dislocato in posizione centrale- posteriore, a un motore elettrico, sull’asse anteriore.
L’unità ICE – Internal Combustion Engine – ha una potenza massima a terra, limitata dal regolamento, di 500 kW (680 cavalli) ed è derivata dalla famiglia dei V6 biturbo stradali. Il motore termico, che condivide l’architettura del propulsore montato sulla 296 GT3, rispetto a quest’ultimo è stato sottoposto a una profonda rivisitazione da parte dei tecnici di Maranello, finalizzata sia allo sviluppo di soluzioni ad hoc per il prototipo, sia all’alleggerimento complessivo; tra le caratteristiche specifiche del sei cilindri a “V” della 499P, inoltre, il fatto che l’unità motrice sia di tipo portante e quindi svolga una preziosa funzione strutturale, rispetto alle versioni che equipaggiano le granturismo da competizione, dove il motore è montato sul telaio della vettura.
La seconda “anima” del motopropulsore ibrido è rappresentata dall’ERS – Energy Recovery System – con una potenza massima di 200 kW (272 Cv), un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata, e non richiede di fonti d’alimentazione esterne. Il pacco batterie, con tensione nominale di 900 Volt, beneficia dell’esperienza maturata in Formula 1 sebbene sia stato sviluppato specificatamente per questo progetto. Il gruppo propulsore è abbinato ad un cambio sequenziale a sette rapporti che risente dell’esperienza accumulata nel mondo della F1.
Ferrari 499P è stata disegnata dal Centro Stile Ferrari
La 499P è stata “pensata” dal Centro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni. Il suo design è enfatizzato da forme semplici ma nello stesso tempo futuristiche che, con i gruppi ottici anteriori, danno alla vettura carattere ed espressività, con un forte richiamo a ciò che già si è visto sulla Daytona SP3.
La parte posteriore mostra come tecnologia, aerodinamicità e design possono convivere, con il doppio alettone orizzontale, dove i flap superiori e l’alettone principale sono stati pensati per assicurare il massimo carico aerodinamico ed ottenere le massime prestazioni. Sopra la vettura è posizionata una presa d’aria multipla che ha il compito di convogliare l’ aria alla batteria ed al cambio.
Sulla vettura sono presenti tante innovazioni tecnologiche a partire dal telaio monoscocca in fibra di carbonio per finire alle sospensioni a doppio braccio oscillante e all’impianto frenante, che si avvale del sistema “brake-by-wire” per il recupero dell’energia cinetica durante la frenata, immagazzinandola nella batteria ad alto voltaggio prima di trasmetterla alle ruote anteriori, al raggiungimento di una certa velocità, contribuendo così ad aumentare le prestazioni.
John Elkann, Ferrari Executive Chairman: “La 499P ci permette di tornare a competere per la vittoria assoluta nel mondiale endurance. Quando abbiamo deciso di impegnarci in questo progetto, abbiamo seguito un percorso di innovazione e sviluppo fedele alla nostra tradizione che vede la pista come terreno ideale per sperimentare soluzioni tecniche di avanguardia, prima di trasferirle nelle nostre vetture stradali. Abbiamo affrontato questa sfida con umiltà, ma consapevoli di una storia che ci ha permesso di conquistare più di 20 titoli mondiali e 9 vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans”.
Antonello Coletta, Head of Ferrari Attività Sportive GT: “La 499P è un sogno che si trasforma in realtà. Oggi è un momento importante per tutte le persone che negli ultimi due anni hanno lavorato duramente a questo progetto. Abbiamo voluto omaggiare la nostra storia, con tanti piccoli e grandi richiami ad un passato fatto di successi e titoli. Nel farlo però, abbiamo guardato avanti, creando un manifesto del nostro impegno nel mondiale endurance. La 499P è un prototipo che è marcatamente Ferrari, nel significato più completo del termine, ed è con emozione che la condividiamo finalmente con i nostri clienti e gli appassionati del nostro marchio”.
Ferdinando Cannizzo, Head of Ferrari GT Track Car Development: “Per me e tutto il gruppo di lavoro, questo momento è davvero emozionante, sappiamo di avere una grande responsabilità. Ci siamo cimentati con la concezione e la progettazione di una vettura completamente nuova e particolarmente complessa in ogni sua parte. Una sfida inedita che ha stimolato tutti a mettere in gioco le risorse migliori e ha portato ad una collaborazione a 360° che ha coinvolto tutte le aree aziendali e i partner tecnici. Partire da un foglio bianco ha garantito motivazioni uniche e continue per trovare soluzioni efficaci e garantire alla 499P prestazioni e affidabilità. Dal primo shake down alla prima gara abbiamo pianificato un programma di sviluppo, sia in pista che sui nostri banchi di prova, molto intenso che sta fornendo riscontri interessanti e promettenti. Il lavoro di sintesi che ci attende nelle prossime settimane e che ci vedrà impegnati in ulteriori test in pista, è quello più importante per la messa a punto e l’integrazione finale di tutti i sistemi. Abbiamo ancora molti chilometri da percorrere ma la squadra è consapevole dell’importanza del progetto e continuerà a non far mancare impegno, passione, maturità e grande professionalità.”
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