Bermat GT-Pista è una Gran Turismo prodotta in Italia completamente personalizzabile.
Presentata in anteprima al Museo dell’Automobile di Torino la Bermat GT-Pista nasce sul telaio micro-modulare T-MM.
Si tratta di un brevetto del costruttore italiano, caratterizzato da una cellula realizzata in materiale composito, omologabile per l’utilizzo stradale, grazie alla presenza di telaietti anteriori e posteriori in acciaio ad alta resistenza, è possibile montare varie motorizzazioni differenti per cilindrata e potenza .
Bermat GT-Pista: una supercar per la pista
Un’altra unicità di questa vettura è quella di poter variare passo e carreggiata in funzione delle prestazioni che si vogliono raggiungere.
Il fondatore della Bermat, Casa Automobilistica che ha sede a Rovereto, in provincia di Trento, Matteo Bertezzolo ha dichiarato: “Ho sempre avuto il sogno di creare un veicolo che rispecchi le esigenze di stile e di guida di chi lo possiede. Questo sogno l’ho trasformato in un’idea, quella di realizzare un telaio in grado di adattarsi a diverse soluzioni meccaniche di stile e, quindi, di ottimizzare il processo realizzando auto artigianali in un’ottica semi-industriale”.
La Gran Turismo ha dimensioni importanti: lunga 4,60 metri, larga 2.0 metri, alta 1,20 metri con un passo di 2,60 metri è perfetta per essere utilizzata sui circuiti veloci e ostili.
La supercar italiana ha la carrozzeria in fibra di carbonio, così come la monoscocca e rispetta le norme FIA sull’omologazione dei prototipi di categoria CN.
La propulsione è affidata ad un motore di 2.0 litri, un quattro cilindri sovralimentato, montato in posizione posteriore, capace di erogare una potenza tra i 300 e 400 CV, secondo la configurazione con una coppia di 450 Nm.
La trasmissione è affidata ad un cambio sequenziale a 6 rapporti azionabili tramite paddle al volante.
I cerchi sono forniti dalla O.Z. Racing e sono in fusione di allumino da 18 pollici e calzano pneumatici Pirelli DHB da 245/645/18 all’anteriore e 265/645/18 al posteriore.
Bermat GT-Pista: ha un prezzo inferiore ai 200.000 euro
L’impianto frenante, fornito dalla JAS con ABS Bosch Racinge, prevede dischi freno anteriori autoventilati da 380 millimetri con pinze a 6 pompanti e dischi freno posteriori da 355 millimetri, autoventilanti, con pinze a 4 pompanti.
Visto il suo possibile utilizzo in pista, nell’abitacolo è posizionato un roll-bar modellato, con gli interni essenziali ed una strumentazione che prevede uno schermo LCD con grafica personalizzata.
La vettura sarà commercializzata dal prossimo anno ad un prezzo inferiore ai 200 mila euro e subito dopo sarà affiancata da varianti stradali con motore endotermico ed elettrico.
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