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Bermat GT: la supercar made in Italy

Tempo di lettura: 2 minuti

Bermat GT è una sportiva italiana che sarà lanciata sul mercato nel 2022 nella versione pista alla quale seguirà la GT omologata su strada nelle varianti con motore ICE e completamente elettriche.

Ha sede a Rovereto e prende il nome dalle iniziali del suo fondatore Matteo Bertazzolo: la Bermat GT è un capolavoro della moderna ingegneria impiegata nell’automotive.

La vettura, sviluppata con la collaborazione di Jas Motorsport e progettata da Camal Studio, vuole riportare il Gran Turismo in perfetto stile italiano con un design personalizzabile, diverse varianti e prestazioni eccellenti.

Bermat GT: la supercar italiana

Secondo le dichiarazioni del suo progettista, la GT si ispira ad un  “oggetto volante non identificato” sa, ma a ben guardare la vettura nella parte anteriore c’è un richiamo ad Ascari e nella parte posteriore alla McLaren P1 GTR e alla LaFerrari.

Complessivamente è una sportiva con un frontale basso ed affilato, le porte ad ala di gabbiano, tanta fibra di carbonio e le prese laterali d’aria dipinte di giallo.

La variante GT pista si presenta con una livrea da corsa ed un alettone posteriore fisso.

Lunga 4,60 mt. larga 2.0 mt, alta 1.2 mt, con un passo di 2,60 mt è costruita sulla piattaforma T-MM  e grazie  al corpo in fibra di carbonio la vettura pesa circa 1.100 kg e rispetta le norme di sicurezza FIA per la categoria CN.

Un due litri turbo per la Bermat GT

Il propulsore che equipaggia la vettura è un quattro cilindri sovralimentato da 2.0 litri che produce 406 CV con una coppia fino a 450 Nm.

La potenza del propulsore è trasmessa alle ruote posteriori con un cambio sequenziale a sei marce e con l’aiuto di un differenziale autobloccante la GT brucia lo scatto 0-100 km/h in circa 4 secondi.

Le caratteristiche della vettura sono tutte proprie delle auto da pista, con sospensioni push-rod con ammortizzatori regolabili, cerchi OZ Racing da 19 pollici che calzano pneumatici Pirelli DHB che misurano 245/645R18 all’anteriore e 265/645R18 al posteriore.

Il sistema frenante prevede dischi autoventilanti da 380 mm con pinze a sei pistoncini all’anteriore e dischi autoventilanti da 355 mm con pinze a quattro pistoncini al posteriore.

Nell’abitacolo il quadro strumenti è digitale con display da 12 pollici circondato dalle bocchette del clima, che ci rimanda agli ultimi modelli Ferrari.

Al momento non sono state declinate le caratteristiche della Bermat stradale così come quelle della versione elettrica, ma solo comunicato che dovrebbero arrivare il prossimo anno.

E nulla è possibile sapere del prezzo di questa vettura né quali sono gli obiettivi di questo nuovo costruttore italiano.

giuseppe lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.