Jean-Philippe Imparato, Chief Executive Officer Alfa Romeo recentemente ha dichiarato che: “Lo stock è una grave malattia per il mercato. Negli ultimi mesi siamo passati dal 38 al 72% di produzione già destinata al momento dell’avvio della linea di montaggio. L’obiettivo è di arrivare all’80% per ridurre l’invenduto, certo, ma anche per eliminare le chilometri zero che fanno arrabbiare noi e i clienti”.
Queste affermazioni delineano la nuova strategia della Casa del Biscione, con l’introduzione del nuovo modello produttivo “build to order” voluto proprio da Jean-Philippe Imparato per il futuro di Alfa Romeo
In pratica tutte le nuove vettura del biscione saranno realizzate in base all’effettiva domanda del mercato. Ciò comporta che sarà rivista tutta la rete di vendita degli attuali concessionari, che fino ad oggi acquistano le vetture anticipando i costi.
Alfa Romeo e il modello build to order
In base al nuovo schema le concessionarie invece saranno legate alla Casa con un rapporto di agenzia in base al quale ogni auto sarà venduta dalla Casa costruttrice ed il concessionario guadagnerà una “fee” per ogni auto venduta.
Si andrà a delineare così una modalità totalmente nuova per il settore dell’auto con la Casa madre che controllerà meglio il prezzo di vendita ed i concessionari eviteranno lo stock di auto invendute.
Questa nuova modalità coinvolgerà anche la Lancia.
Lancia e Alfa Romeo saranno acquistabili solo su richiesta
Il nuovo modello produttivo “build to order“ consente di evitare lo stock di auto invendute che hanno un riflesso negativo sui prezzi e sui margini di tutta la filiera dell’auto.
Conseguentemente tutta la produzione Alfa andrà di pari passo con la domanda del mercato e ciò, secondo le affermazioni dello stesso Imparato, si darà più spazio alla qualità che alla quantità.
Come impatterà questo nuovo modello produttivo dal punto di vista economico lo si vedrà appena sarà trascorso un po’ di tempo dall’applicazione.
redazione@reportmotori.it
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