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Lotus Elise: sarà ceduta la sua piattaforma?

Tempo di lettura: 2 minuti

Lotus Elise potrebbe essere ceduta!

La Casa automobilistica britannica, attualmente di proprietà cinese, con sede a Hethel in Inghilterra, è famosa per le sue realizzazioni sportive e per le novità insite in ogni modello, merito da ascrivere al suo fondatore Colin Chapman: una delle sue realizzazioni più famose è la Lotus Elise

Una spider a due posti e a trazione posteriore realizzata a partire dal settembre 1996.

La vettura, estremamente compatta, è lunga 3,824 mt, larga 1,719 mt, alta 1,117 mt .

La gamma si basa su un 1.8 a quattro cilindri a benzina, di derivazione Toyota, con 220 o 246 CV, con trazione  posteriore e il cambio manuale, a sei marce, capace di sviluppare una velocità massima da 234 a 248 km/h, secondo gli allestimenti.

Lotus Elise giunge a fine ciclo vita

I vertici della Casa inglese, hanno deciso di concentrare tutti i loro sforzi sull’elettrico, lasciando ad altri l’onere e l’onore di portare avanti la piccola sportiva, decidendo così di vendere la piattaforma e dare l’addio ai motori endotermici.

Ma la decisione di vendere ad altri la piattaforma, non significa necessariamente dare l’addio alla vettura, perché, secondo quanto dichiarato alla stampa da Matt Windle, amministratore delegato Lotus, altri piccoli costruttori potrebbero decidere di acquistare la piattaforma e consentire così alla Elise di continuare a vivere, personalizzando la vettura sia esteticamente che tecnicamente.

La Lotus Elise era leggera e divertente

Ciò già attualmente viene fatto dalla Carrozzeria Radford, storica azienda inglese  fondata nel 1948 e diventata celebre per le sue lussuose personalizzazioni dei grandi marchi inglesi. E’ di questi giorni infatti la notizia dell’arrivo di un nuovo modello sviluppato in collaborazione con la Lotus.

Alla dichiarazione non sono seguite altre indicazioni, ma solo una immagine teaser che evidenzia il profilo di una coupè, che fa pensare ad una vettura con carrozzeria tutta nuova, lussuosa e dotata di personalizzazioni particolari.

Non è la prima volta che la Lotus mette in vendita una propria piattaforma: già è successo nel 1973 quando la piattaforma della Seven fu venduta alla Caterham, che poi la utilizzò per la costruzione della Caterham Seven.

Inizialmente la Elise era equipaggiata con un quattro cilindri da 118 CV di derivazione Rover. Negli anni si sono succedute diverse varianti ed oggi il model entry level sviluppa una potenza di 240 CV.

Ma la verità potrebbe anche essere un’altra e cioè la ristrutturazione dello stabilimento di Hethel, dove finora si è prodotta la Elise, che  si sta automatizzando al massimo dando la priorità all’elettrico.

giuseppe lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

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