Nuova etichettatura pneumatici entrerà in vigore a partire da oggi 1 maggio.
A distanza di un decennio dall’entrata in vigore della prima normativa, la nuova etichettatura pneumatici riguarderà tutti i prodotti immessi sul mercato dal 1 maggio 2021 ai sensi del Reg. UE 2020/74.
Gli pneumatici dotati della precedente etichetta continueranno ad esser commercializzati fino al 30 novembre 2021, successivamente si dovranno aggiornare le informazioni riportate sulla scheda informativa (EPREL), senza alcuna necessità di etichettarli nuovamente.
Saranno soggetti a questa nuova regolamentazione tutti gli pneumatici per trasporto leggero e pesante.
Nuova etichettatura pneumatici dovrà esser visibile al consumatore
Dovrà essere applicata al battistrada del pneumatico, inoltre, se richiesta, la scheda informativa dovrà essere disponibile anche in formato cartaceo.
Nel caso fosse indicato il prezzo del pneumatico, l’etichetta deve accompagnarlo.
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Quali le differenze della nuova etichettatura pneumatici rispetto alla vecchia normativa?
Prima di tutto il QR Code sarà in grado di identificare la tipologia dello pneumatico, attingendo le informazioni direttamente dal database europeo EPREL (European Product Registri for Energy Labelling).
Altra novità è il pittogramma di aderenza sulla neve e ghiaccio, quest’ultima è una nuova marcatura e vale solo per le gomme progettate per i climi più rigidi e testati in conformità con metodi di prova riconosciuti a livello internazionale.
Per quanto concerne mezzi pesanti ed autobus, il regolamento UE 2020/740 estende i’etichetta anche per questa tipologia di mezzi, in passato era previsto solo per auto e trasporto leggero di merci e persone.
Cinque le tipologie di classi, dalla A alla E, dove la A è la più efficiente.
Il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti
Le informazioni riportate in etichetta sono un primo importante elemento di valutazione per il consumatore, ma non sono le uniche caratteristiche che devono essere valutate per determinare le prestazioni di un pneumatico. Il miglioramento della sostenibilità di un veicolo può essere conseguito anche grazie all’impiego di pneumatici di classi più elevate (A o B) che consentono, sia significativi risparmi di carburante e conseguenti riduzioni di emissioni dannose, sia considerevoli più ridotti spazi di frenata su fondo bagnato, quindi migliore sicurezza stradale.
Oltre alla cura della corretta pressione di gonfiaggio, l’impiego di questi pneumatici a più alto grading, come peraltro già previsto nella regolamentazione europea di riferimento, dovrebbe essere favorito grazie anche a forme di incentivazione a cura di ogni Paese europeo. Ci auguriamo che anche l’Italia colga questo invito tra i nuovi provvedimenti che daranno attuazione al Green New Deal e al Recovery Fund
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