Zona arancione - A partire dal 12 aprile l'italia si colora nuovamente

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Zona arancione a partire da lunedì 12 aprile per quasi tutta l’Italia

Saranno solo quattro le Regioni che resteranno rosse, tra cui la Sardegna (ordinanza apparsa ieri sulla Gazzetta Ufficiale) che solo un mese fa era l’unica zona “bianca” nella penisola: per il resto l’intera penisola sarà zona arancione

Le altre Regioni dichiarate zona “rossa” sono la Campania, la Puglia e la Valle d’Aosta.

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha avuto modo di dichiarare: “ Le chiusure e le aree rosse stanno portando i primi risultati ma il contesto è ancora molto complicato e dobbiamo essere molto prudenti”.

Quale sarà l’effetto nelle zone arancione ?

Si potrà circolare all’interno del proprio Comune di residenza, riapriranno i negozi e sarà possibile, una sola volta al giorno fare visita ad amici e parenti residenti nel Comune al massimo in due persone oltre ai minori di 14 anni conviventi.

Con il posizionamento in zona “arancione”, torneranno nelle aule anche gli alunni di seconda e terza media, mentre per gli alunnidelle superiori la didattica in presenza deve essere garantita almeno per il 50% .

Pur se la Toscana passa in zona arancione le province di Firenze e Prato restano in zona rossa diversi altri comuni

Parliamo di realtà quali San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Montopoli in Val d’Arno, Castelfranco di Sotto ed altri Comuni che pur in Provincia di Siena rientrano nella zona socio sanitaria Alta Val D’Elsa.

Nelle zone “rosse” sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da lavoro, salute o necessità.

Ciò significa che non ci si può spostare né all’interno del proprio Comune, né all’interno della propria Regione e per ogni spostamento è necessaria l’autocertificazione.

Si può uscire solo per andare nei negozi aperti come supermercati ed alimentari oppure effettuare una passeggiata ma sempre nei dintorni della propria abitazione o per andare in chiesa sempre vicino casa.

Vietati anche gli spostamenti nelle seconde case, laddove le Regioni li hanno vietati, salvo motivi di urgenza, mentre le scuole devono svolgere attività didattica a distanza al 100% dalla seconda media in poi.

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Giuseppe Lasala

Redattore di ReportMotori.it

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

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