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Peugeot 205 Turbo 16 - La sportiva a motore centrale

Tempo di lettura: 2 minuti

Peugeot 205 Turbo 16 è una di quelle sportive indimenticabili

Un’auto stradale nata per competere nel Gruppo B, un mostro di tecnica, performance ma anche ricercatezza, perché realmente la mitica Peugeot 205 Turbo 16 era un prototipo omologato e prodotto in serie seppur in un numero limitatissimo di unità.

Il regolamento Fia di quegli anni prevedeva una quantità minima, almeno 200 unità, che le case automobilistiche erano obbligate a produrre ed omologare per utilizzo stradale, per poi accedere così alle gare del Gruppo B

Le limitazioni erano realmente limitate alla sola quantità minima di unità da produrre, per il resto avevano praticamente carta bianca…

Così dopo aver presentato nel 1983 la 205 “normale”, la casa del Leone in occasione del Salone di Ginevra, nel 1984 presentò la sua “arma letale”

La Peugeot 205 Turbo 16 aveva una somiglianza stilistica impressionante rispetto alle varianti borghesi e tranquille, ma…

Sotto la sua carrozzeria, realizzata in materiale composito, nascondeva una serie di soluzioni tecniche degne di una vettura pronto corsa: se il modello base aveva motore e trazione anteriore, la T16 era completamente opposta perché sfoggiava una serie di incredibili novità tecniche!

Motore centrale, trazione integrale e un motore, pronto per ricevere sostanziosi incrementi di potenza: si trattava di un quattro cilindri in linea, con monoblocco in ghisa, soluzione allora riservata alle sole motorizzazioni Diesel della famiglia XU.

Un propulsore robusto, leggero e potente, perché grazie anche alla presenza del turbocompressore, sprigionava una potenza massima di 200 cavalli.

Secondo dati, non ufficiali, la Peugeot 205 Turbo 16 è stata prodotta in sole 219 unità stradali, tutte con carrozzeria Winchester Grey.

Ma la “leggenda” narra, che l’allora capo della divisione Peugeot Talbot Sport, un certo Jean Todt abbia fatto realizzare quattro unità con livrea bianca e decalcomanie ufficiali da gara.

Queste preziosissime e ricercate unità sarebbero poi state da lui assegnate all’allora presidente della Peugeot, Jean Boillot ed al pilota francese Didier Pironi, nonché al direttore tecnico Peugeot Sport, André de Cortanze.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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