Bollo auto 2021 un vero caos, tra scadenze, rinvii e pagamenti
Possiamo tranquillamente dire che anche il bollo auto è stato influenzato dalla pandemia, perché soprattutto con un governo alle prese con mille gatte da pelare, tra DPCM, zone rosse, gialle e arancio, questa scadenza è stata più volte rinviata.
Sono tenuti a pagare il bollo auto i cittadini in possesso di un veicolo.
Il termine ultimo di pagamento è il mese successivo a quello di scadenza, dunque se la sua scadenza è a Gennaio, possiamo pagarlo senza incorrere in sanzioni con relativi interessi, entro la fin del mese di febbraio.
(Leggi anche: Spia motore accesa – Cosa fare e quando preoccuparsi)
Occhio però, perché a tal proposito diverse regioni hanno stabilito una proroga, vediamo quali sono:
- in Campania in caso di scadenza tra il 19 gennaio 2021 ed il 30 aprile 2021, il termine ultimo sarà il 31 maggio 2021;
- in Emilia Romagna anche sulle vetture di nuova immatricolazione c’è una proroga, di fatto, tutti i veicoli immatricolati dal 22 dicembre 2020 al 21 gennaio 2021, possono pagarlo entro il 31 gennaio 2021, mentre per quelli immatricolati tra il 22 gennaio 2021 ed il 31 gennaio 2021, posso pagare entro il 28 febbraio 2021;
- in Veneto ampio respiro per gli automobilisti, con il pagamento del bollo sospeso fino al 31 giugno 2021, termine ultimo per quelli scadenti tra il 1 gennaio 2021 ed il 30 maggio 2021.
Provvedimenti che seppur limitati, rappresentano pur sempre una piccolissima boccata di ossigeno per le famiglie colpite dalla grave crisi economia conseguente alla pandemia attualmente ancora in corso.
Bollo auto – Dove e come è possibile pagarlo?
- Sportelli automatici ATM, sportelli fisici e home banking degli Istituti di Credito;
- Sportelli di Poste Italiane;
- Tabaccherie abilitate aderenti al circuito Lottomatica o convenzionate con Banca 5 S.p.A.;
- Ricevitorie Sisal abilitate;
- on line sul sito ACI.
Altro quesito che spesso gli automobilisti si pongono è come calcolarlo.
Esso varia a seconda della potenza del veicolo, un valore quest’ultimo espresso in kW riportato sulla riga P2 del libretto di circolazione.
Basterà dunque moltiplicare i kiloWatt per il valore imposto dalla Regione, una tassa che varierà logicamente anche a seconda della classe del veicolo e della sua omologazione alle varie norme antinquinamento (da euro 0 ad Euro 6).
( Leggi anche – Servizi ACI – Guida al bollo )
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