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Lamborghini Diablo - Storia di una supercar unica!

Tempo di lettura: 2 minuti

Lamborghini Diablo era una supercar ad alte prestazioni costruita tra il 1990 ed il 2001.

Aveva il difficilissimo compito di sostituire la Countach, la Lamborghini Diablo è stata messa in vendita a partire da gennaio 1991.

Un mostro di potenza, un bolide che ha scritto la storia grazie ad un leggendario motore!

La Lamborghini Diablo porta al debutto un V12 da…

Un motore da 5,7 litri, distribuzione 4 valvole per cilindro, un 48 valvole con iniezione multipoint controllata elettronicamente, un propulsore dotato di doppio albero a camme in testa e capace di una potenza massima di 500 cavalli per 579 Nm di coppia.

Le sue prestazioni erano elevatissime: la Lamborghini Diablo toccava i 100 km/h in poco più di 4 secondi per una velocità massima di 325 km/h.

Così come sulla Countach il motore era posteriore centrale, per un bilanciamento ottimale del peso, la trazione era posteriore.

I primi esemplari avevano una dotazione ridotto all’osso, persino i finestrini erano manuale, non c’era ABS così come i sedili non erano elettrici.

Optional erano gli alzacristalli elettrici, ABS, sedili conformato per il guidatore, alettone posteriore ed un set di bagagli espressamente progettato.

Il solo alettone posteriore costava oltre 3 milioni di lire, così come costosissimo era l’orologio Breguet. circa 10 milioni e mezzo di vecchie lire.

Nel 1995 a distanza di tre anni dal suo debutto, arriva una nuova variante.

Era la Lamborghini Diablo VT realizzata anche nella variante roadster

Aveva la trazione integrale, pinze freno realizzate dalla Brembo, ammortizzatori adattivi Koni e diverse modalità di Setup per l’assetto.

La roadster era provvista di un piccolo tettuccio asportabile, realizzato in fibra di carbonio e riponibile dietro i sedili anteriori.

Sempre nel 1993 arriva la variante 30esimo anniversario, di queste solo 150 unità ne sono state prodotte.

Montava un pacchetto sportivo, che tra l’altro prevedeva un innalzamento della potenza a poco più di 600 cavalli: solo 8 esemplari furono realizzati con guida a destra, ed ancora oggi, rarissime.

Esteticamente l’unica differenza rispetto alla versione nomale era la presenza di una doppia presa d’aria sul tetto, che aveva lo scopo di convogliare i flussi aerodinamici verso il motore.

il suo peso era inferiore di 125 kg rispetto alla base: un’auto spartana persino priva dell’aria condizionata e dei pannelli fonoassorbenti.

Il sedile guidatore e passeggero erano realizzati con guscio in fibra di carbonio, le sospensioni attive erano state sostituite con altre “normali”.

L’impianto frenante vantava dischi enormi con pinze Brembo ma era ancora privo di ABS.

Nel 1995 viene introdotta sul mercato la Lamborghini Diablo SV (Sport Veloce)

Era provvista di un nuovo cruscotto, di uno spoiler regolabile su tre posizioni, di freni a disco più grandi e di un motore aggiornato: si trattava sempre del V12 da 5,7 litri ma con potenza portata a 517 cavalli.

Diversa era la forma delle prese d’aria così come i fari erano sensibilmente più stretti e piccoli.

Nel 1999 ulteriori modifiche riguardano la SV, coupé e roadster, la cui con potenza viene portata a 537 cavalli: nel classico 0 – 100 km/h impiegava soli 3,9 secondi.

Uno splendido esemplare è stato messo all’asta sulla piattaforma RM Sotheby’s

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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