Audi Quattro Coupé - La regina dei rally
Audi Quattro Coupé è un mito degli anni ’80!
Hanno spopolato nel mondo delle competizioni, conquistando vittoria dopo vittoria, svariati titoli mondiali: Audi Quattro Coupé e Lancia Delta Integrale, rappresentano la storia delle competizioni rally.
Aveva un potente motore turbo, un cinque cilindri in linea da 2,1 litri, abbinata ad una trazione integrale Quattro.
La bellissima Audi Quattro Coupé è stata prodotta tra il 1983 ed il 1986
In America e nel Canada soli 763 esemplari sono stati importati attraverso i canali ufficiali.
L’esemplare che vi presentiamo in queste foto ( in vendita su RM Sotheby’s ) è uno dei primi sbarcato negli Stati Uniti.
E’ del 1983 ed è in perfetto stato, completa di tutta la documentazione originale.
Ha avuto due proprietari, prima di esser venduta nel 2015.
Ha percorso poco meno di 53 miglia: l’auto monta un set di cerchi in lega Ronal, dischi freno maggiorati, ammortizzatori Koni più rigidi ed una strumentazione aggiornata.
Altre modifiche riguardano gli alberi a camme ad alte prestazioni, paraurti anteriori e posteriori del modello Europeo, così come i gruppi ottici anteriori.
Vernice carrozzeria, finestrini, finiture interne, sono esattamente quelle originali.
Questa splendida Audi Quattro Coupé negli ultimi 28 anni ha percorso sole 2.000 miglia!
Tecnicamente la vettura tedesca era spinta da un 5 cilindri in linea, motore realizzato con monoblocco in ghisa e teste in alluminio.
La distribuzione è 2 valvole per cilindri, presente un monoalbero a camme in testa con comando a catena: l’iniezione elettronica è della Bosch.
La potenza massima dichiarata dalla casa dei quattro anelli è di 200 cavalli a 5.800 giri al minuto, con una coppia di 289 Nm a 5.500 giri al minuto.
L’accensione è elettronica, il cambio è un manuale a 5 rapporti, il peso a secco dichiarato è di 1.280 kg.
Audi Quattro Coupé aveva una scocca portante in acciaio, sospensioni anteriori a ruote indipendenti McPherson con barra stabilizzatrice ed ammortizzatori idraulici, soluzione impiegata anche al posteriore.
L’impianto frenante prevedeva l’utilizzo di dischi autoventilanti, anteriori e posteriori, nel 1984 di serie era previsto anche l’ABS.
Gli pneumatici erano da 205/60 e montavano su cerchi 15 pollici; la velocità massima era di 220 km/h per uno 0 – 100 km/h in 6,9 secondi.
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!