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Mercedes-Benz 500 E - Sotto il segno Porsche

Tempo di lettura: 2 minuti

Mercedes-Benz 500 E fu presentata 30 anni fa in occasione del Salone dell’Automobile di Parigi.

Basta pronunciare questa sigla per capire il fascino esercitato dalla Mercedes-Benz 500 E grazie soprattutto alle sue caratteristiche tecniche: motore otto cilindri a V, cinque litri di cilindrata, potenza pari a 326 CV, velocità massima limitata elettronicamente a 250 km/h.

Forte di tali valori, questa berlina si inserisce a pieno titolo nel panorama delle auto sportive più veloci dell’epoca.

A caratterizzare la Mercedes-Benz 500 E rispetto alle sue dirette concorrenti è l’aspetto

Una berlina quattro porte nata sotto il segno di sobrietà e minimalismo, e, fin dal suo esordio la vettura appare detinata ad entrare nell’olimpo delle classiche tanto che già poco dopo la fine della produzione, la 500 E diventa un esemplare da collezione molto ricercato.

Dopo sei anni di presenza sul mercato, al Salone dell’Automobile di Parigi del 1990 si presenta con una livrea argento brillante e con delle modifiche esterne come i parafanghi anteriori e posteriori che sporgono maggiormente verso l’esterno per fare spazio a pneumatici 225/55 R 16,  la grembialatura anteriore modificata, con fendinebbia integrati e l’assetto ribassato di 23 mm.

Le sorprese però non finiscono qui, perché la vettura presenta un propulsore mutuato, nei suoi tratti fondamentali dalla 500 SL della serie R 129.

E’ il V8 di 4.973 cc del quale non viene resa nota l’effettiva velocità che resta sempre di  250 km/h, limitata elettronicamente, con uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 5,9 secondi.

Una Mercedes-Benz 500 E sotto il segno di Porsche

Negli anni ’80 iniziò ad essere considerata l’utilizzazione di un nuovo propulsore e nel dicembre del 1987 Porsche viene incaricata della progettazione e del collaudo tecnico per la produzione in serie della berlina base W 124 con il motore otto cilindri M 119.

Si tratta dello stesso M 119 che, montato sulla Sauber-Mercedes C9 portò alla vittoria la Mercedes-Benz nell’anno 1989  nel Campionato del mondo sport prototipi e nella 24 Ore di Le Mans.

Porsche provvede anche al montaggio della 500 E e riceve a tal finei componenti della carrozzeria dallo stabilimento di Sindelfingen.

La carrozzeria viene quindi assemblata da Porsche, poi verniciata a Sindelfingen e successivamente viene riportata di nuovo a Zuffenhausen.

Il montaggio finale con la catena cinematica fornita interamente dalla casa della della stella a tre punte è affidato a Porsche, mentre lo stabilimento Mercedes-Benz di Sindelfingen provvede alla consegna ai Clienti e ai partner della distribuzione.

Al Salone dell’Automobile di Ginevra del marzo 1994, Mercedes-Benz presenta un modello  speciale limitato a 500 vetture, la E 500 Limited.

E’ una versione dall’allestimento particolarmente esclusivo,  con una livrea nero zaffiro o argento brillante.

Il 1995  è l’anno dell’addio alla E 500.

La tradizione delle berline sportive, che coniugano i più alti standard di potenza e comfort, da quel momento in poi verrà portata avanti dai modelli AMG di Mercedes-Benz.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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