Porsche 911 è una sportiva prodotta dalla Casa di Stoccarda a partire dal 1963 che nel corso degli anni ha subito molti cambiamenti.
Si possono, tuttavia, distinguere due serie fondamentali: le Porsche 911 con motore raffreddato ad aria, prodotte dal 1963 al 1997 e le 911 “moderne” prodotte dal 1998 in poi.
Nonostante siano passati oltre sessant’anni dal suo esordio sul mercato, da sempre costituisce una delle “basi di partenza” per nuove elaborazioni da parte di aziende specializzate.
Da alcuni anni infatti si è diffusa sempre di più una nuova tecnica, il “Restomod” cioè dare nuova vita ad un’auto storica, ricostruendola completamente.
La californiana Gunther Werks è partita da una Porsche 911 per realizzare una serie di soli 25 esemplari ed il risultato è una vettura unica che richiama l’attenzione degli appassionati del “vintage”.
L’azienda californiana è partita dal telaio della vettura che è stata completamente smontata e messa a nudo.
Come prima operazione il pianale è stato riverniciato secondo le specifiche di fabbrica.
A questo punto è iniziata l’opera dei maestri artigiani della Gunther Werks per realizzare tutti i pannelli della carrozzeria, in fibra di carbonio, operazione questa che da sempre contraddistingue l’azienda californiana.
E la fibra di carbonio viene usata per i parafanghi, portiere, sedili, cofano, copertura del motore, ovunque cioè ci sia qualcosa che possa far risparmiare peso.
Dopo questa cura “dimagrante” la vettura alla bilancia si ferma a poco più di 1.130 kg, quasi novanta kg in meno della vettura originale.
I passaruota sono allargati di 150 mm rispetto al modello di riferimento per ospitare cerchi Fuchs da 18 pollici , che calzano pneumatici Pirelli PZero Corsa, con impianto frenante carboceramico Brembo con dischi da 338 mm di diametro.
Nel posteriore il grande alettone a “becco d’anatra” è in carbonio monopezzo.
Il motore viene completamente smontato, riutilizzando solo il blocco motore originale. Viene posizionato un nuovo albero a camme, nuovi iniettori, nuova cremagliera dello sterzo oltre ad uno scarico centrale schermato per il calore prodotto.
Nel cofano viene così posizionato il motore boxer 6 cilindri da 4.0 litri, elaborato da Rothsport Racing, che sviluppa una potenza di 436 CV a 7.800 giri/min con una coppia di 484 Nm, con un sound unico quando viene portato al massimo.
La vettura così preparata è stata testata da Randy Pobst, conosciuto anche come “The Rocket”, famoso pilota statunitense che hagirato al WeatherTech Raceway Laguna Seca, stabilendo un tempo di 1: 30.99, che è davvero notevole per un restomod .
Per dare una idea della potenza della vettura, il tempo fatto segnare è di poco superiore al tempo di 1: 30.71 di una McLaren P1 ed al tempo di 1: 29.89 della Porsche 918 Spyder che deteneva il record non ufficiale sul giro dell’auto di serie sul circuito.
Per gli appassionati di restomod, la Porsche 911 by Gunther Werks viene offerta, salvo ulteriori personalizzazioni, ad un prezzo di 585 mila dollari.
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