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Jeep Grand Cherokee richiama circa 35 mila esemplari

Tempo di lettura: 2 minuti

Jeep Grand Cherokee è stata sottoposta ad un richiamo

FCA USA ha formalizzato il richiamo su 34.334 Jeep Grand Cherokee prodotte dal 2014 al 2019  dotate di motori EcoDiesel da 3 litri.

La causa è da imputare ai refrigeratori del ricircolo dei gas di scarico che possono rompersi dando così la possibilità al refrigerante di entrare nei sistemi EGR.

Tutto ciò mentre i propulsori sono in funzione e quindi la possibilità che si possono sviluppare incendi.

Ufficialmente la FCA non parla di incendi, ma in una nota afferma che dal 26 ottobre si sono avute “ 119 richieste di assistenza clienti, 6 rapporti sul campo e 1.478 richieste di garanzia”.

A seguito di un incendio su una Grand Cherokee, i tecnici della FCA hanno evidenziato una perdita nel tubo del radiatore confermando che l’incendio era da attribuire  ad una perdita dal radiatore EGR, stabilendo che i radiatori possono rompersi per “affaticamento termico”.

A seguito di ciò la FCA  ha individuato che le Jeep Grand Cherokee interessate rientravano tra quelle prodotte da dicembre 2012 a gennaio 2019.

I possessori di queste auto potrebbero notare la mancanza di liquido di raffreddamento, pur se dello stesso non trovare tracce a terra, con la conseguente accensione della relativa spia sul cruscotto.

Negli Stati Uniti le Jeep Grand Cherokee coinvolte sono 28.884

Mentre in Canadà le auto coinvolte sono 5.450 esemplari.

Il richiamo inizierà da 31 dicembre 2020 e se i possessori hanno già provveduto alla sostituzione del radiatore saranno rimborsati; in caso contrario i concessionari Jeep andranno a sostituire i radiatori interessati.

giuseppe lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

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