Mercato auto mostra una sensibile contrazione nel mese di ottobre
Secondo le stime del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, il mercato auto nel mese di ottobre ha mostrato un calo pari allo 0,2%
In totale sono state immatricolate 156.978 unità in linea con le 157.262 dello stesso anno (-0,2%).
Sono oltre 500.000 le vetture non vendute nei primi 10 mesi di quest’anno, per un calo del 31% con 1.123.194 unità contro le 1.625.500 del gennaio-ottobre 2019
Michele Crisci – Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere
“Le previsioni per fine anno proiettano un livello di immatricolazioni che dovrebbe attestarsi probabilmente al di sotto di 1.400.000 unità, in calo di oltre il 27% rispetto al 2019, una riduzione drammatica che ha un solo precedente nella storia moderna. Senza contare poi un eventuale e possibile nuovo lockdown generalizzato che peggiorerebbe ulteriormente la già pesante situazione.
“È indispensabile che nella prossima Legge di Bilancio, attualmente in fase di elaborazione, il Governo tenga conto di questa realtà, dando seguito a quanto dichiarato nelle scorse settimane di stanziare altri 400 milioni in aggiunta all’ecobonus.
Non deve essere poi trascurato il fatto che ogni euro destinato al rinnovo del parco auto non è un regalo al settore ma piuttosto un investimento, che finora ha dato frutti positivi: sia in termini ambientali, con la rottamazione dei veicoli più inquinanti, sia come ritorno per le casse dello Stato in termini di gettito fiscale superiore allo stanziamento dedicato.
Non trascurando, inoltre, che una ripresa del settore automotive comporterebbe anche minori aggravi sulla previdenza sociale ”.
Il mese di ottobre mostra ancora una buona performance per il mercato auto
Sono gli incentivi governativi a sostenere gli acquisti, ma se pensiamo ai primi 10 mesi dell’anno, la flessione è ancora pesante: -21,4% rispetto all’analogo periodo gennaio-ottobre 2019.
Le società invece registrano un drammatico calo del 30,6% dovuto ad una frenata delle immatricolazioni (-38%) a cui si affianca una riduzione del 10,4% delle altre società.
Dal punto di vista delle alimentazioni, perde quota il benzina, con una riduzione del 31,5%, mentre per il Diesel il caso è di 5 punti, con una flessione delle immatricolazioni pari al 14,6%.
Anche il metano perde consensi, mentre crescono le elettrificate: mild hybrid , plug-in hybrid ed elettriche salgono rispettivamente al 24,7% (+17,3 punti), al 2,3 ed all’1,8%, triplicando così la quota di mercato.
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