Lamborghini Diablo è una supercar lanciata ben 23 anni fa
Un bolide incredibile per look e prestazioni, la Lamborghini Diablo accoglie la pesante eredità lasciata dalla Countach.
Un V12 aspirato che suona da paura!
Lamborghini Diablo aveva performance incredibili…
Un dodici cilindri, un motore da 5,7 litri capace di una potenza massima di 510 cavalli e ben 580 Nm di coppia massima!
La trazione era integrale, il suo cambio un manuale a sei rapporti!
Le prestazioni della Diablo VT erano paurose!
Nel classico 0 – 100 km/h impiegava soli 4,5 secondi per una velocità massima pari a 325 km/h.
Numeri questi che oggi potrebbero sembrare non eclatanti ma se pensiamo che parliamo di una sportiva degli anni ’90, il tutto sembra incredibile.
Nel tempo è arrivata poi la Aventador SVJ che ha portato in un nuovo iper spazio l’universo delle supercar, ma ancora oggi una delle più belle sportive del toro, è ricercatissima!
La sigla SV identificava i modelli Super Veloci, quelli in pratica che non ammettevano nessun compromesso in virtuale delle massime performance.
Certo non avrà la maneggevolezza di una Huracan, anzi, la sua larghezza è oltre misura ma il suo look, ancora oggi non ha eguali.
Un esemplare ottimamente conservato oggi, ha quotazioni record!
Velocissima ma anche dotata, i primi esemplari della sportiva modenese, erano equipaggiati con sedili regolabili, lettore CD (opzionale), così come aria condizionata e addirittura era possibile chiedere il sedile guidatore su misura.
Accessori costosi erano rappresentato dall’alettone posteriore, dal set di valige e dall’orologio Breguet (costo oltre 10.500 dollari).
La prima serie di questa Lambo non aveva gli specchi retrovisori in tinta, così come aveva il cruscotto posizionato in posizione rialzata.
Una Lamborghini Diablo prodotta anche in serie limitata
Era il 1993 quando questa supercar venne prodotta in una variante incredibilmente attraente: era la SE 30 (Special Edition).
Tante le caratteristiche tecniche esclusive di questa vettura: era più leggera di 125 kg rispetto al modello standard, aveva i vetri anteriori in materiale sintetico, volante di dimensioni ridotte, sedili racing e finiture in fibra di carbonio.
La sua carrozzeria in alluminio prevedeva un ampio e largo utilizzo di materiali compositi.
marco.lasala@reportmotori.it
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