È tempo di rivoluzione in casa Ferrari. La scuderia del Cavallino Rampante, infatti, si prepara ad una nuova stagione, ma volge già lo sguardo alla prossima che porterà a novità molto importanti che, secondo gli esperti del sito di scommesse online www.starcasino.it, potrebbero dare nuovo slancio alla rossa italiana.
La novità più importante riguarda l’addio di Sebastian Vettel. Seb non rinnoverà il suo contratto con la Ferrari in scadenza 2020 e si dovrà guardare intorno. Lo stesso Mattia Binotto ha ammesso di essere colpito dalla decisione comunque attesa. Che ci fossero delle difficoltà nella trattativa di rinnovo contrattuale con Vettel lo si era, peraltro, intuito da tempo.
Da una parte il tedesco forte dei quattro consecutivi mondiali vinti nel 2010, 2011, 2012 e 2013 sempre con la Red Bull, ma non con Ferrari, che pure aveva accarezzato nel 2017 e nel 2018 con molti rimpianti da parte di tutti, tifosi compresi, restava fermo nelle richieste che non potevano pareggiare quelle del giovane Charles Leclerc che tuttavia sulla base degli esaltanti risultati della prima stagione alla guida di una Ferrari si era, di fatto, guadagnato un pari trattamento sia in pista che economico col compagno di squadra.
Vettel, insomma, avrebbe potuto proseguire la carriera in Ferrari, ma per farlo doveva accettare le condizioni di Maranello e cioè un contratto di un solo anno oltre ad un importante ridimensionamento economico. Da considerare che il tedesco veniva da un investimento che gli era stato concesso nel 2017 dal presidente di allora Sergio Marchionne e che prevedeva un contratto di tre anni per una cifra complessiva sia pure mai ufficializzata di circa 100 milioni di euro.
Un passo indietro sia economico oltre che strategico che sarebbe stato difficile da accettare per un quattro volte campione del mondo come lui. Da parte della Ferrari le intenzioni erano apparse sin da subito quelle di volere allineare sia dal punto di vista economico che nelle gerarchie all’interno del team i suoi due piloti per garantirsi, probabilmente, una gestione in pista meno problematica.
L’arrivo di Sainz
Al posto di Sebastian Vettel, nel 2021, arriverà Carlos Sainz. Il pilota spagnolo, figlio dell’ex campione del mondo di rally Carlos Senior, e attualmente in forza alla McLaren sostituisce Sebastian Vettel e affiancherà Charles Leclerc a Maranello. Il pilota di Madrid, che compirà 26 anni a settembre, è in Formula 1 dal 2015 e ha corso con Toro Rosso, Renault e McLaren non ha nascosto la propria emozione: “Sono molto felice di avere l’opportunità di correre per la Scuderia Ferrari dal 2021 in avanti e sono entusiasta pensando al mio futuro con questa squadra” le sue prime parole da ferrarista. Proprio con la McLaren, lo scorso anno, Sainz ha raggiunto il suo miglior risultato in carriera giungendo sesto nel mondiale piloti e conquistando il primo podio in Brasile, dove è giunto terzo dietro Verstappen e Gasly.
La stagione 2020
Intanto la squadra sta lavorando sullo sviluppo della macchina che dovrà affrontare la stagione 2020. La Scuderia Ferrari sta lavorando molto sul fronte Power Unit, che era un vero punto di domanda sulla prestazione della rossa a Melbourne. Il power unit 065 porta con sé molte incognite sul suo vero potenziale prestazionale, in quanto le modifiche per renderlo completamente conforme al regolamento FIA, potrebbero aver smontato quelli che erano i capisaldi sui quali Ferrari aveva costruito la performance lo scorso anno. L’accordo Ferrari – FIA sulla messa a norma del nuovo motore ha gettato molte ombre sulla reale legalità del power unit del 2019, che avrebbe raggirato il regolamento, per essere ufficialmente dichiarato illegale poche settimane fa.
L’oggetto di verifica da parte della FIA riguardava diversi settori fra cui flussimetro, intercooler e oli additivi, dove il tutto andava a sovralimentare il motore raggirando diversi punti cardine sul regolamento tecnico che vincola i vari dispositivi del power unit in F1.
Il nuovo Power Unit Ferrari 065 per la stagione 2020 pare stia soffrendo di queste disposizioni regolamentari imposte dalla FIA per non incorrere in investigazioni. Con il debutto ai test del Montmelò Ferrari ha mostrato un’inversione di tendenza rispetto allo scorso anno, con velocità di punta registrate fra le più basse. Non sappiamo quanto questo dato sia da attribuire direttamente a una carenza di cavalli del motore rispetto alla scorsa stagione, in quanto le variabili in gioco che potrebbero incidere sono molte.
E’ un dato che ha lasciato abbastanza punti di domanda sul reale potenziale del power unit 065 della SF1000, e soprattutto si è registrato un ritardo notevole nel primo settore del circuito catalano, ovvero quello medio veloce, rispetto alle dirette rivali Red Bull e Mercedes.
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