BMW Z4 M è entrata nel mirino del preparatore tedesco Manhart.
Agli amanti della potente BMW Z4 M , sicuramente questa elaborazione firmata Manhart non farà piacere, ma siamo al cospetto di un tuning incredibile, almeno dal punto di vista delle performance pure.
Il 6 cilindri in linea aspirato da 3.2 litri che equipaggiava la sportiva della Casa tedesca, è stato rimosso per fare spazio ad un altro propulsore: un glorioso V10 di derivazione F1 ma il primo motore ad equipaggiare un’auto di serie.
Ma non basta, perché questo propulsore , che alla sua presentazione si è aggiudicato subito il titolo di International Engine of the Year per il suo peso pari a soli 240 kg, ma soprattutto per la sua elasticità, è stato ulteriormente modificato dal preparatore tedesco .
La cilindrata infatti è stata portata da 5.0 litri a 5.8 litri e la potenza portata a 621 CV con una coppia di 640 Nm.
Questo incremento di potenza può bastare da solo a derimere tutta la perplessità iniziale pur se ha fatto storcere il naso ai puri collezionisti che mai vorrebbero che un ‘auto non conservi estetica e propulsori originali.
Il sound del V10 è musica per le orecchie ed è il canto di un’auto da corsa sulle strade.
Esteticamente Manhart è intervenuto anche sul colore della carrozzeria perchè viene ripreso il contrasto tra il nero e l’oro e, per l’occasione, l’auto dispone di un hard top che contribuisce a irrigidire l’assetto della vettura.
Se questa elaborazione può non soddisfare, ma comunque si desidera un’auto con particolari caratteristiche sportive, ci si può rivolgere alla gemella della Z4, carrozzata sempre da Manhart e cioè la Toyota Supra GR 450.
marco.lasala@reportmotori.it
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