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Nuova Mini John Cooper Works GP

Tempo di lettura: 2 minuti

Mini John Cooper Works  potrà essere acquistata solo da 3.000 persone in tutto il mondo.

E’ stata presentata in occasione del Salone di Los Angeles, la nuova Mini John Cooper Works GP 2020 arriva alla sua terza generazione.

Il solo pronunciare il nome dello storico elaboratore inglese, John Cooper,  si intuisce come si stia parlando di una vettura vivace e briosa, ben consapevole di avere a disposizione unpropulsore 2.0 turbo ad iniezione diretta  di benzina, che sviluppa 306 cv e 450 Nm, che impiega 5,2 secondi per coprire il classico 0 – 100 km/h .

Il propulsore è abbinato ad un cambio automatico ad 8 rapporti con differenziale bloccante al 31%, trazione anteriore con gli impianti di scarico, di aspirazione, di raffreddamento e di lubrificazione realizzati appositamente per questa vettura.

Le dimensioni della vettura contenute in 3,85 mt per la lunghezza,1,73 mt per la larghezza e 1,41 mt per l’altezza ed il propulsore presente sotto il cofano ci fanno immediatamente pensare a quella che può essere la velocità massima raggiungibile: 265 km/h che solo unavettura siglata JCW si può permettere.

Le modifiche attuate per far diventare la Mini Cooper S in JCW non sono state tante, ma sono state ben indirizzate.

Si è operato dapprima sul cambio: nella trasmissione manuale laterza, la quarta e la quinta hanno marce più lunghe per contenere i consumi, mentre la sesta è più corta per favorire scatto e ripresa. Si è passati poi al propulsore, lavorando su una mappatura specifica ed ottenendo più cavalli rispetto alla Cooper S; anche l’impianto frenante è stato curato, perché le pinze dei freni sono Brembo che, essendo più grandi, necessitano di cerchi specifici.

Nell’abitacolo i sedili presentano appoggiatesta integrati e c’è la possibilità di averli totalmente in pelle; offrono una seduta estensibile e sono più avvolgenti. Rispetto alla Cooper S la dotazione è più ricca, pur se è possibile attingere ad una serie di optional per avere una vettura rispondente alle proprie necessità.

Simpatiche sono le personalizzazioni che si possono avere sulla carrozzeria, come le strisce sul cofano o su particolari colorati nel l’abitacolo.

Il quadro strumenti è digitale e sul cruscotto è riportato il numero dell’esemplare che si sta guidando.

La Mini JCW si riconosce per la particolare colorazione della carrozzeria: un look speciale Racing Grey con riflessi grigi che cambia tonalità a seconda della luce.

Il tetto è in Melting Silver,  colore usato anche per le calotte degli specchietti laterali, mentre maniglie, loghi,cornici dei vetri, finiture dei gruppi ottici e tappo del carburante sono in nero lucido.

A completare  e rendere gradevole il tutto ci sono dettagli in Chili Red e Rosso Mat.

Una vettura bella da guardare ma soprattutto bella da guidare.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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