Una situazione surreale, un presente che in nessun nostro peggior incubo avremmo mai pensato di vivere, una pandemia che ci sta inginocchiando non solo a livello sociale, ma anche economico.
C’è chi vorrebbe finisse al più presto il lockdown e chi spinge per arrivare ad un numero di contagi talmente basso da poter garantire, si fa per dire, un minima vita sociale; sta di fatto che il Coronavirus ha cambiato e cambierà le nostre abitudini, ma non solo quelle degli italiani, visto che si tratta di un male invisibile, che ha investito il mondo intero.
Il blocco totale non solo della circolazione ma anche delle attività economiche, comprese le concessionarie e le grandi aziende e fabbriche che operano nell’automotive, ha ed avrà ripercussioni pesanti sull’intero settore.
Migliaia di posti di lavoro sono attualmente a rischio, tra produzione ed operatori del settore automotive, nella sola Europa sono circa 14 milioni: una crisi senza precedenti per l’industria automobilistica, causata non solo dalla sospensione temporanea degli impianti produttivi ma di tutta la filiera, dall’approvvigionamento allo smistamento delle singole unità.
Nel solo mese di marzo, la flessione del mercato automobilistico, in Italia, è stata dell’86%, secondo il Presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, si prevede un calo del 60% del mercato su base annua.
Si teme una possibile chiusura degli stabilimenti produttivi!
Il solo settore dell’automotive, tra produzione, filiera, distribuzione e vendita, rappresenta l’11% del PIL nazionale, un “danno” quindi, enorme!
Al fine di capire cosa accadrà nel futuro immediato e come si destreggeranno le filiali automobilistiche e Case Madri, che operano sul territorio italiano, abbiamo rivolto una serie di domande all’Ing. Claudio di Benedetto, Direttore Comunicazione Mazda Motor Italia.
- Un evento che ha sconvolto e cambiato il nostro modo di vivere, anche le quattro ruote, come vede il futuro dell’automotive in Italia?
L’interruzione delle attività imposto dall’emergenza arriva dopo i primi due mesi del 2020 che già segnalavano difficoltà per l’auto in Italia (Gen-Feb – 7%).
Le ingenti spese dei costruttori in ricerca e sviluppo per traguardare gli ambiziosi livelli di CO2, avevano già cambiato il volto dell’offerta e al tempo stesso assottigliato la marginalità della filiera.
La crisi COVID-19 impatterà ancor di più sulla filiera automotive (costruttori e concessionari) sia sulla capacità di spesa del consumatore.
Il tutto dovrà ritrovare un equilibrio, ed oltre ad un calo dei volumi che presumibilmente potrà essere nell’ordine del (35%) potremmo anche scoprire un cambio nella mix di domanda delle vetture, presumibilmente più orientata all’essenzialità.
- Ci saranno grosse limitazioni, dovuto al “distanziamento sociale”, nei trasporti pubblici: Lei pensa che si favorirà il trasporto privato?
Delle analisi che vengono dalla Cina, che si trova ora qualche mese avanti rispetto al resto del mondo nella gestione della crisi ci dicono che c’è stata un forte spostamento dall’uso dei mezzi pubblici all’automobile nell’ordine del 30%.
- Cosa e quali “incoraggiamenti” prevede che lo Stato Italiano possa intraprendere per incentivare l’acquisto di un’auto al fine di smaltire l’afflusso quotidiano in metro e mezzi pubblici?
Attualmente c’è una proposta dell’UNRAE al governo di ampliare la fascia dei livelli di CO2 fino ai 95 g/km che permette di accedere agli incentivi. Questo favorirebbe le vetture medio piccole con moderna tecnologia, come per esempio la nostra Mazda2.
Sarebbe inoltre auspicabile un incentivo alla rottamazione, che sappiamo farebbe un gran bene alla qualità dell’aria, magari concentrato sullo stock dei concessionari, che è di circa 250.000 vetture. Quest’ultimo sarebbe una grande spinta alla ripartenza e risolverebbe il problema del fermo totale di due mesi.
- Mazda Motor Italia quali programmi e piani incentiverà ed attuerà, concretamente, per affiancare l’automobilista italiano?
In questi giorni stiamo lavorando a stretto contatto (tramite video call ovviamente) coi nostri concessionari per agevolare la ripartenza.
Le misure più urgenti sono in aiuto ai nostri clienti, per manutenere e rimettere in efficienza e sicurezza la propria vettura dopo il lungo fermo.
Oltre ad aver prorogato la scadenza di garanzia e tagliandi ora dobbiamo pensare a come rendere accessibili e dilazionabili i pagamenti per le operazioni ordinarie e straordinarie, includendo la sanificazione e aiuti alle difficoltà logistiche nel portare l’auto in officina, in quanto il distanziamento sociale continuerà anche dopo la ripartenza.
Riguardo invece l’acquisto dei nuovi modelli, sicuramente dovremo prevedere maggiore flessibilità verso il finanziamento e magari delle dilazioni sulla prima rata.
Anche su questo aspetto Mazda nei giorni scorsi ha prorogato la scadenza dei finanziamenti Advantage per i clienti che la avevano nei mesi di Marzo e Aprile, contattandoli personalmente per spiegare l’agevolazione.
- Cambieranno le nostre abitudini, cambierà anche l’approccio dei Vs potenziali acquirenti: quali misure di “sicurezza” state intraprendendo nelle Vostre concessionarie ufficiali?
La ripartenza non sarà immediata. Prevedibilmente ci saranno diversi comportamenti da parte dei consumatori, da quelli che subito si presenteranno in salone, e per i quali stiamo predisponendo sistemi di sicurezza e sanificazione, al pari di quelli degli altri esercizi commerciali (barriere plexiglass, gel disinfettante etc), e modalità per igienizzare le autovetture in esposizione e test drive.
Quest’ultimo in particolare sarà oggetto di attenzioni anche per il necessario distanziamento col venditore, per dare sicurezza al cliente, e fargli effettuare una prova in modo approfondito in tutta serenità e sicurezza.
Per tutti quelli che invece vorranno approfondire a distanza e che non se la sentono subito di uscire per recarsi negli showroom, stiamo studiando coi nostri venditori modalità con cui negli ultimi mesi siamo diventati molto familiari; sistemi come videochat, video registrati per supportare la spiegazione statica della vettura, e sistemi centralizzati multicanale per prendere appuntamento in concessionaria in modo da minimizzare la possibilità di avere troppe persone in contemporanea nei saloni e nelle officine.
- Un’ultima domanda: un auspicio che Lei si sente di dare e cosa, dal suo punto di vista, cambierà nelle nostre abitudini?
Il coronavirus ha messo in luce la nostra fragilità come persone, in modo democratico, colpendo reali, potenti e persone comuni. Personalmente e in linea con la visione e l’etica di Mazda spero in una maggiore attenzione alle persone e maggiore importanza all’essenza delle cose, anche dell’automobile.
Nelle nostre abitudini, l’uso della tecnologia per il contatto e per gli acquisti a distanza ha avuto una accelerazione vertiginosa, questa abitudine ce la porteremo con noi nella ripartenza. Penso a quanto sia bello poter usare intelligentemente lo smart working aumentando produttività e la qualità della vita quando recarsi al lavoro crea dei problemi, o poter comprare on line oggetti di cui necessitiamo informandosi sul web.
Ma al tempo stesso abbiamo capito l’importanza dell’informazione e quanto le fake news o le opinioni poco professionali possano danneggiarci e invece quanto sia essenziale nella nostra vita l’esperienza fisica e personale.
Pensando al nostro lavoro, l’importanza di vivere eventi esperienziali con la stampa a contatto coi prodotti per capire, studiare e approfondire e poi permettervi di dare informazioni corrette al vostro lettore, nel caso dei nostri clienti l’imprescindibilità di avere negozi fisici dove vivere, provare, toccare dal vivo l’auto insieme ad un esperto consulente, e sceglierla nel migliore dei modi per non sbagliare un acquisto così impattante sulla economia e sulla qualità della propria vita.
Grazie
Marco Lasala
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