Pneumatici e batteria sono due fattori a rischio quarantena.
Il lockdown sta limitando la circolazione degli italiani, dopo diverse settimane anche gli pneumatici potrebbero risentire di questa quarantena forzata.
In caso di fermo prolungato della vettura vari sono gli inconvenienti, il Flat Spotting è uno dei rischi più comuni.
E’ dovuto ad una sosta prolungata degli pneumatici: il carico del veicolo, il contatto della gomma con il suolo, ne comporta l’ovalizzazione.
Secondo gli esperti della Continental hanno convenuto che ci sono due tipi di appiattimento: quello temporaneo o semi permanente, con l’entità dell’ovalizzazione che dipende dal carico, dalla struttura interna, dalla temperatura e dalla durata della sosta.
Se un veicolo è fermo per pochi giorni o settimane è normale che si avvertiranno delle vibrazioni durante i primi chilometri, successivamente l’appiattimento tenderà a sparire una volta che gli pneumatici avranno raggiunto la giusta temperatura d’esercizio.
Se invece la vettura è ferma da più di un mese, l’appiattimento sarà semi permanente, un fattore questo dovuto anche alla bassa pressione degli pneumatici: in questo caso il problema non si risolverà con il normale utilizzo del veicolo.
Per evitare il fenomeno del Flat Spotting , gli esperti della Continental suggeriscono di aumentare la pressione di gonfiaggio degli pneumatici da 0,2 a 0,5 bar in più a seconda della massa del veicolo, tuttavia non bisogna mai superare la massima pressione di gonfiaggio a freddo consigliata dalla casa costruttrice.
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