Abarth 124 Spider è una open ad alte prestazioni.
Costruita in Giappone, ad Hiroshima, sulle stesse line della MX-5, ma assemblata in Italia nelle Officine Abarth di Mirafiori, aveva l’obiettivo di far rivivere le stesse emozioni che la sua antenata, alla fine degli anni ’60 fu capace di offrire ai tanti appassionati dello Scorpione.
Le linee della vettura sono un richiamo all’iconica storica vettura: fari a goccia, grande mascherina esagonale, coda a “rondine”, ma soprattutto rapporto diretto fra auto e conducente.
Sotto il cofano la vettura aveva un propulsore turbo 1.4 MultiAir, rivisitato dai tecnici della Abarth, capace di sviluppare una potenza di 170 cv con una coppia di 250 Nm.
Lo spider dello Scorpione raggiungeva una velocità di 232 km/h con una accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi.
Il propulsore è abbinato ad un cambio manuale a 6 marce oppure in alternativa ad un cambio automatico sequenziale sportivo Esseesse, messo a punto dagli ingegneri Abarth, e gestibile sia tradizionalmente con la leva sul tunnel o con i paddles al volante.
Il comportamento della vettura è influenzato in modo ottimale dal differenziale autobloccante meccanico, fornito di serie, che assicura la trazione anche nelle situazioni più difficili; ma sul comportamento della vettura incide di molto anche il pianale, che è lo stesso usato dalla Mazda X-5, sempre rivisitato e perfezionato dai tecnici Abarth oltre che una pefetta distribuzione dei pesi con il motore installato dietro l’asse anteriore della vettura.
Pensando ad una vettura che si fregia del marchio dello Scorpione, inevitabilmente si pensa alla velocità e quindi ad un abitacolo ridotto all’essenziale: sulla Abarth 124 Spdider non è così perché l’auto viene personalizzata al momento dell’assemblaggio effettuato in Italia: ed ecco quindi gli avvolgenti sedili in pelle ed Alcantara e con quest’ultimo materiale che ricopre parte della plancia ed il bracciolo centrale.
Con la MX-5 la vettura condivide la capote manuale che è leggerissima e si può azionare tranquillamente anche senza scendere dall’auto.
Esteticamente la vettura si distingue per il colore del cofano, nero opaco ed il resto della carrozzeria in una gamma di colori che erano famosi negli anni ’70.
A titolo non esaustivo, ne citiamo alcuni come il Rosso Costa Brava, oppure il Grigio Portogallo ed ancora il Bianco Turini o il Blu Isola d’Elba.
Altri piccoli dettagli fanno capire che siamo davanti ad una Abarth come ritocchi di rosso delle calotte degli specchietti retrovisori.
Il tutto è completato dai cerchi in lega da 17”, i fari a Led anteriori e posteriori, le cornici del parabrezza in grigio forgiato e per la strumentazione un grande contagiri con sfondo rosso posizionato davanti al conducente.
Lo Scorpione, ancora una volta, non si smentisce.
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