Alfa Romeo Diva esposta al Museo...
Alfa Romeo Diva ritorna…
Alfa Romeo Diva , presentata come concept al Salone di Ginevra 2006 non è mai entrata in produzione ed oggi può essere ammirata solo al Museo Alfa Romeo.
Le sue linee, morbide ed affascinanti, era in perfetta sintonia con il suo nome: progettata dal Centro Stile, con la collaborazione del designer Franco Sbarro , era l’ideale erede della 33 Stradale .
Il frontale richiama alla mente le vetture di Formula 1 con una struttura suddivisa in tre elementi: l’elemento centrale si allunga per tutto il cofano e raggiunge lo scudetto Alfa.
Le portiere, come sulla 33 Stradale, si aprono verso l’alto con gli specchietti retrovisori
In una posizione più alta delle normali.
Il propulsore, collocato nella parte posteriore della vettura è il V6 da 3,6 litri abbinato ad un cambio robotizzato Selespeed a 6 rapporti, capace di raggiungere una velocità di 270 km/h con una accelerazione da 0 – 100 km/h in soli 4,8 secondi.
Una delle caratteristiche dell’auto è la sua leggerezza che, abbinata alla trazione posteriore, permette prestazioni particolarmente elevate.
Agli angoli esterni della carrozzeria sono stati posti dei spoiler al fine di migliorare la aerodinamicità della vettura anche con il diverso posizionamento degli specchietti retrovisori posti alle estremità superiori del telaio.
Le portiere con apertura ad ala di gabbiano sono incernierate sul tetto.
L’abitacolo è di ispirazione prettamente sportiva: volante sportivo Momo, sedili parzialmente rivestiti in pelle e dotati di attacchi delle cinture di sicurezza a quattro, e numerosi manettini posti sulla console per gestire i parametri della vettura.
La struttura centrale del telaio è in carbonio al fine di garantire maggiore sicurezza e contestualmente ridurre il peso.
Un gioiello, nato 14 anni fa, ma in grado, ancora oggi, di emozionare.
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!