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Ferrari SF1000 la rossa è pronta per il mondiale!

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Ferrari SF1000 la rossa da Mondiale!

Un omaggio all’Italia, alla sua storia, un omaggio al tricolore nato a Reggio Emilia, la città scelta dal Cavallino per presentare la Ferrari SF1000 che ha debuttato in pubblico questa sera al Teatro Municipale Romolo Valli. 

La nuova monoposto che guideranno nel 2020 Sebastian Vettel e Charles Leclerc è stata presentata tra la musica del dj Benny Benassi e quella del maestro Leonardo De Amicis che ha diretto l’orchestra.

La nuova vettura nel nome riproduce la storia della Ferrari.

SF1000 , come i mille gran premi che la scuderia fondata da Enzo Ferrari  disputerà al Gp del Canada di quest’anno, coronavirus permettendo, altrimenti il traguardo sarà raggiunto in Francia.

Una monoposto che è una diretta erede della SF90, visto che non ci sono stravolgimenti regolamentari attesi, invece, per il 2021.

La monoposto è rosso opaco come lo scorso anno, ha un tricolore ben visibile e con i due numeri 5 di Vettel e 16 di Leclerc richiama alle vetture degli anni ’70 ’80. Sul palco i due piloti titolari, l’AD Louis Camilleri, il presidente John Elkann e il team principal Mattia Binotto .

I papà di questa monoposto sono tre. E’ stata concepita dagli ingegneri Enrico Cardile e David Sanchez, e poi da Simone Resta, tornato in Ferrari dopo la parentesi Alfa Romeo. L’obiettivo è chiaro: rinunciare a qualche km/h in velocità massima per trovare più carico nella percorrenza delle curve.

Come sempre per una nuova monoposto Ferrari ci si chiede a prima vista se è bella, brutta o così così e come sempre, almeno per le monoposto, il giudizio, c’è poco da fare, sulla bellezza, è stettamente collegato ai risultati in pista. Se vince e i risultati arrivano sarà bella…

Carlo Antonio Rallo
redazione@reportmotori.it  

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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